Bolzano, 29 luglio 2018 – “Non suicidatevi, ribellatevi”, questa mattina i militanti di CasaPound hanno affisso uno striscione sul tristemente noto ponte della Bassa Atesina, teatro di numerosi suicidi.
“Questa azione,- comunica con un nota il coordinatore regionale di Cpi Andrea Bonazza– vuole scuotere le coscienze di tutti quegli italiani che si sentono abbandonati dallo Stato ed a spronarli a lottare.”
Solo nelle ultime ore, infatti, numerosi sono stati i suicidi tra imprenditori e disoccupati in Italia, colpiti da un disagio sociale ed economico che il nostro paese vive ormai da anni.
“I casi di depressione sono in aumento, e, cosa ancor più grave, spesso non si tratta nemmeno di depressione, ma di scelte estreme fatte con lucidità e consapevolezza da chi non riesce ad intravedere altre vie d’uscita”, -continua il consigliere comunale Sandro Trigolo.
L’Amministrazione Provinciale, dovrebbe preoccuparsi più della mancanza di una rete sociale in grado di assistere i più deboli e di chi finisce in difficoltà, piuttosto che all’apertura di nuovi centri di accoglienza e SPRAR per immigrati, coccolando persone che non hanno mai versato una goccia di sudore per questa terra.
“Faccia quindi le sue opportune considerazioni – conclude Maurizio Puglisi Ghizzi –, e si impegni affinché la propria coscienza, già abbondantemente sporcata dal sangue di queste vittime, in futuro non debba più trovarsi faccia a faccia con l’ennesimo caso di suicidio, alimentando ancora una volta un doloroso e fin troppo lungo elenco che vede la nostra Provincia al primo posto per il tasso di suicidi.”