Bolzano, 9 novembre – Dopo la conferma dell’assoluzione dall’imputazione di manifestazione non autorizzata per aver esposto una bandiera tricolore al Monumento alla Vittoria nel 2014, con l’intento di coprire l’anello luminoso decostruttivista sull’opera marmorea di Piacentini, oggi la Procura ha definitivamente archiviato l’esposto del governatore della Provincia di Bolzano, Arno Kompatscher, che accusava CasaPound Italia di razzismo rispolverando situazioni storiche a noi totalmente estranee.

A fare arrabbiare il Landeshauptmann dell’Svp era stato il manifesto del movimento sovranista stampato per le scorse elezioni provinciali e raffigurante i membri della giunta provinciale con un gruppo di immigrati contornati dalla scritta bilingue “ripulire l’Alto Adige”, la cui affissione in tutta la provincia era però stata accompagnata da un chiaro comunicato stampa che ne spiegava inequivocabilmente il significato.

“Come succede da anni – interviene in nota il coordinatore regionale di Cpi Andrea Bonazza – ogni qualvolta inviamo alla stampa i nostri comunicati, questi vengono puntualmente snobbati negando a lettori ed elettori la possibilità di ascoltare le nostre idee o di seguire le svariate iniziative di CasaPound”.

“Nel caso del manifesto ‘processato’ invece – continua Bonazza – la scelta dei quotidiani locali di non pubblicare il comunicato di Cpi in piena par condicio elettorale, ma di dare altresì spazio unicamente alle polemiche sollevate da sinistra e Svp, ha portato addirittura a un esposto in Procura con conseguente spreco di denaro pubblico per indagini che non hanno portato a nulla se non a un rimando all’inequivocabile contenuto del comunicato censurato”.

“Ci auguriamo che in futuro – conclude il consigliere di CasaPound – i mass media locali si facciano condizionare sempre meno da scelte politiche e gruppi finanziari, per dare finalmente il giusto spazio ad un’informazione corretta e realmente libera da faziosità ideologiche”.

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