Pordenone, 19 dicembre – I familiari di Norma Cossetto esprimono il loro rammarico a seguito del penoso volantinaggio da parte di alcune frange comuniste, avvenuto in occasione della proiezione del film “Rosso d’Istria” a Pordenone.

“Invece di inneggiare all’antifascismo in opposizione al film – scrivono in nota i familiari della giovane istriana infoibata – dovrebbero preoccuparsi dello violenza che regna nella loro anima. Grazie a questo film si è finalmente riportato un piccolo contributo ad una verità nascosta della storia, scritta ad un’unica voce, dai vincitori.
Non c’è alcun intento di propaganda fascista, né di avvalorare alcun regime (…) Ma non si è mai saputo abbastanza dei crimini arbitrariamente attuati dai partigiani comunisti titini ed italiani. Coloro che si sono resi responsabili di queste atrocità erano e devono essere consegnati alla storia come dei criminali assassini”.

“Chi ha conosciuto Norma, sa chi era Norma: una ragazza seria, studiosa, affabile e benvoluta dalla gente del paese – continua in nota la famiglia Cossetto – Stava studiando per finire la tesi di laurea e allo, stesso tempo, lavorando qua e là come supplente di italiano”.

“Chi giustifica il suo delitto lo argomenta con il fatto che fosse figlia del podestà del paese, fascista, e che fosse iscritta al GUF, a cui aderirono migliaia di italiani senza per questo meritare la morte. Ci si dimentica che nelle foibe finirono migliaia di connazionali privi di tessere e di parentele ingombranti. Norma mai aveva fatto del male a qualcuno e non ci sono giustificazioni che possano legittimare l’assassinio e le torture di un civile inerme, e di altri migliaia come lei, uccisi tra il ’43 e a seguire dopo il ’45, a guerra finita, in Italia e nell’Istria”.

“Noi tutti, parenti, figli, nipoti, discendenti delle vittime delle foibe e degli esuli istriani, fiumani, dalmati siamo la voce e la testimonianza di ciò che hanno sofferto e subito i nostri cari e continueremo a raccontare questa pagina di storia, taciuta e nascosta, consapevoli del fatto che per alcuni possa risultare urticante” concludono i familiari di Norma Cossetto.

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