Bolzano, 15 gennaio – Youkio Mishima è stato un grande scrittore, saggista e drammaturgo giapponese; tra i più importanti e capaci del XX secolo. Più volte viene definito infatti un “D’Annunzio orientale” o ancora un “Samurai della letteratura”.
Nasce il 14 Gennaio 1925 (esattamente 94 anni fa) con il nome di Kimitake Hiraoka, scrivendo poi sotto pseudonimo. Si dimostra un acceso nazionalista e un esteta, devoto, quasi in maniera religiosa al culto della bellezza. Dedito alla Patria e alle tradizioni, morrà nel 1970 tramite suicidio rituale, tenendo pochi minuti prima il suo ultimo discorso dal balcone dell’ufficio di un generale giapponese, le cui parole sono in grado di emozionare e infiammare gli animi ancora ad oggi:
«Dobbiamo morire per restituire al Giappone il suo vero volto! È bene avere così cara la vita da lasciare morire lo spirito? Che esercito è mai questo che non ha valori più nobili della vita? Ora testimonieremo l’esistenza di un valore superiore all’attaccamento alla vita. Questo valore non è la libertà! Non è la democrazia! È il Giappone! È il Giappone, il Paese della storia e delle tradizioni che amiamo.»
Emma Castellucci