Bolzano, 23 gennaio – Serata agitata durante il consiglio comunale bolzanino di martedì 22 gennaio. A scatenare la bagarre tra maggioranza e opposizione è stata una mozione volta a fronteggiare la disoccupazione, presentata dal consigliere del gruppo misto, fuoriuscito dal Movimento 5 Stelle, Davide Costa. La mozione ha impegnato l’intera seduta consiliare a causa di un errore nel procedimento di votazione che, anziché rispettare il periodo di 60secondi per esprimere il voto tecnologico, ha trovato ancora una volta la presidente del consiglio, Judith Kofler Peintner, Svp, di maniche larghe rispetto alle tempistiche concesse da regolamento. Nel corso del minuto e mezzo occupato per esprimere il voto alla mozione, alcuni consiglieri del PD hanno cambiato clamorosamente parere da favorevoli a contrari, come Alessandro Huber e Franca Berti, e da contrari ad astenuti, come il vicepresidente del consiglio Silvano Baratta. Questa mossa dettata dall’ordine di scuderia del Partito Democratico ha però ovviamente mandato su tutte le furie l’opposizione, sia per ciò che concerne il rispetto dei tempi previsti dal regolamento, sia per aver affossato una proposta utile alla collettività.

La mozione di Davide Costa iniziava con questa dettagliata premessa: “Dopo anni di crisi, nonostante la ripresa economica a cui stiamo assistendo, per alcune migliaia di cittadini di Bolzano il problema del lavoro persiste. L’ASSB nell’anno 2016 registra nel proprio bilancio un record di oltre 16.000.000 di euro di contributi per gli affitti
concessi a ca. 2.700 persone con reddito al limite di povertà ed oltre 4 milioni di euro in contributi ad integrazione del reddito minimo .
I prezzi al consumo, secondo indagini e fonti giornalistiche sono ca il 20% piu’ alti del resto d’Italia. L’ASSB eroga attraverso contratti alle organizzazioni no profit diversi millioni di euro annui a persone che vivono la marginalità, per prestazioni specifiche ad anziani ma anche una grossa fetta ad extracomunitari e profughi le cui presenze sono in costante aumento sul ns. territorio cittadino”.

“Nel bilancio 2016 il Comune di Bolzano ha stanziato solo ca. 100.000 Euro per l’impiego in lavori socialmente utili di
disoccupati – continua a leggere nella mozione – La Provincia Autonoma di Bolzano promuove iniziative gratuite mirate a favorire la formazione e l’apprendimento di una seconda lingua: sono in programma corsi di italiano, tedesco o ladino rivolti a soggetti disoccupati oltre a una vasta gamma di corsi di formazione specifici.
Il Centro di mediazione Provinciale del lavoro competente e l’Ufficio educazione permanente sono uno strumento utile
per i disoccupati, ma probabilmente non sufficiente a gestire la specificità e disomogeneità di ogni singolo territorio.
Si ritiene quindi necessario creare un organo cittadino in grado di trovare una soluzione”.

“Ciò premesso – si legge in conclusione – il Consiglio del Comune di Bolzano impegna la Giunta comunale ad attivarsi in maniera responsabile ad assumere gli atti opportuni e necessari per la creazione di una tavola rotonda composta da rappresentante del Comune, associazioni di categoria,
Assoimprenditori, APA e CNA, per analizzare il problema cittadino, trovare nuove soluzioni e ridare dignità alla
ns. forza lavoro. A istituire un fondo adeguato del bilancio lordo comunale, per attivare iniziative e progetti sul territorio
comunale”. (Bolzano il 03.10.2017)

Una proposta corretta, trasversale e sicuramente efficace. Ma non sembra essere stata percepita così di buon grado dalla maggioranza e, come spesso succede in Municipio, per centrosinistra ed svp i diktat politici di sindaco e assessori sembrano essere più importanti rispetto alle esigenze reali dei cittadini. Molte le polemiche sollevate dall’opposizione, a partire dal presentatore della mozione Costa: “Nascondersi su competenza provinciale e parlare di numeri (anche sbagliati) a fronte di uno dei più  gravi
problemi sociali, non e’ una risposta responsabile da parte di un politico anche se comunale. Abbiamo nei confronti della nostra comunità e dei cittadini che rappresentiamo degli obblighi ben precisi, a
cominciare dalla tutela della dignità di ogni persona”. A fare eco a Costa, in protesta con la maggioranza, il neo-consigliere Masocco che ha augurato vita breve alla giunta, i grillini che hanno trovato vergognoso il ritardo sulla conclusione del voto, il centrodestra che ha accusato presidente e giunta di giochetti antidemocratici, e CasaPound, che evidenziando il valore della proposta ha redarguito sia la maggioranza che l’opposizione sul poco rispetto per il ruolo ricoperto e il continuo via vai, tra bar, telefonate e “consiglieri che arrivano e vanno via quando vogliono”, ritardando così i lavori del consiglio.

La seduta è stata infine sospesa perché, ripetendo la votazione, l’opposizione ha approfittato delle assenze di sinistra ed Svp estraendo in blocco la scheda per non partecipare al voto e facendo mancare alla maggioranza il numero legale per proseguire la seduta.

Picchio Romano

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