Bolzano, 9 febbraio – Spesso gli italiani quando parlano dell’Alto Adige ne decantano lodi e pregi, poi vengono qui in ferie e cambiano idea. La realtà è molto diversa dalla rappresentazione che viene fatta sui giornali nazionali, quale perfetto capoluogo del benessere in Italia. Con tutti i soldi che la nostra provincia riceve, dovremmo avere i vertici nell’efficienza in tutti i settori della pubblica amministrazione o nei servizi sotto il controllo diretto o indiretto della provincia. Purtroppo l’ultima nevicata ci ha dimostrato il contrario. Con un allarme meteo preventivato, i disagi a causa della neve sono stati ovunque. Questo non è un caso isolato, basti guardare le liste di attesa presso la sanità provinciale; poi quando si riesce a prendere un appuntamento ulteriori estenuanti attese magari per fare solo un semplice prelievo. Questo non accade solo nella città di Bolzano ma anche nella periferia. Poi non si parla dei trasporti pubblici, perennemente con autobus pieni in perenne ritardo e un sistema di tariffazione e vidimazione che ha parecchie falle. E ci fermiamo qui per non deprimerci troppo.
Ma la domanda vera è, cosa è successo all’efficienza altoatesina? Partiamo dal presupposto che la tanto decantata superiorità altoatesina non è mai esistita, semplicemente avendo sempre avuto un gettito fiscale superiore sono state sempre maggiori le possibilità di finanziare i servizi, ma questo non significa essere efficienti. L’efficienza dovrebbe essere misurata a parità si spesa o di costo. Il peggioramento dei servizi in Alto Adige è dovuto al continuo taglio di trasferimenti che la provincia ha ricevuto negli ultimi anni dal governo centrale. Solo che le varie giunte provinciali invece di ricalibrare le risorse in modo specifico, hanno semplicemente utilizzato gli stessi metodi di ridistribuzione che funzionavano nel passato. Un esempio semplice, invece di rafforzare il sistema sanitario, hanno pensato bene di aumentare un ufficio stampa con tanto di giornalisti per propagandare l’operato della giunta provinciale. Il sistema politico provinciale si sta così auto referenziando sempre di più, perdendo sempre di più il contatto con la realtà. Stessa identica cosa che è successa nel resto d’Italia generando così il Movimento 5 Stelle, e qui il Team Köllensperger. Facile ed intuibile quali saranno gli sviluppi futuri nella politica locale. La differenza sostanziale tra vecchi e nuovi politici non esiste, l’unica diversità sta nel fatto che questi non provano vergogna.
G.L. Cerere