BIGLIETTI DELL’AUTOBUS GRATIS PER GLI ANZIANI. GLI AUTORAZZISTI: “LI DONEREMO AI PROFUGHI”.
Trento, 11 marzo – Sta facendo discutere la decisione di una decina di anziani della Vallagarina che, pochi giorni fa, hanno scelto di rinunciare al proprio abbonamento ai mezzi pubblici per poterlo cedere ai richiedenti asilo.
La vicenda è iniziata da qualche mese, precisamente da quando la nuova giunta di centrodestra ha finalmente annunciato di aver revocato gli abbonamenti gratuiti riservati ai richiedenti asilo, per poterli mettere a disposizione dei cittadini italiani ultra settantenni che ne avessero fatto richiesta.
Ma qualcuno non ci sta: un gruppo di facoltosi anziani di Rovereto, ha deciso di cedere il proprio abbonamento ai richiedenti asilo, in quanto da loro considerati “meno fortunati” e attaccano la provincia: “la decisone della Lega – proferiscono gli attempati Robin Hood – toglie le risorse ai poveri per darle ai ricchi”, dove i ricchi sarebbero i pensionati mentre i poveri, invece, i migranti.
In tutto questo però i manifestanti non sono soli, ma fortemente coaudivati dalla solita stampa di regime, che da mesi non aspetta altro che un movente per denigrare e mettere in difficoltà gli avversari politici: la destra.
‘Il Dolomiti’ a tal proposito, riporta un’accurata analisi sui pensionati trentini, facendogli letteralmente ‘i conti in tasca’ (in maniera anche particolarmente qualunquista), quasi a voler dimostrare che questi non abbiano bisogno di tali agi come l’autobus, dichiarando inoltre che “la maggior parte dei pensionati sotto i 750€ sono donne”, quasi a voler dire che le donne non sono vittime di difficoltà economiche: un vero cortocircuito per la sinistra femminista.
Chissà che cosa pensano di queste parole le centinaia di pensionati trentini che vivono sotto la soglia della povertà e che, già dalle prime settimane hanno fatto tesoro di questa opportunità per poter risparmiare qualche euro in più per la spesa o per le cure sanitarie; chissà se si sentono dei “ricchi privilegiati”.
I senili protagonisti della protesta che, ricordiamolo, resterà simbolica, in quanto il tesserino è nominativo e non cedibile, hanno inoltre ingenuamente dichiarato di voler donare di buon grado il proprio abbonamento ai richiedenti asilo per poter permettere a questi di cercare e trovare un lavoro.
Sfortunatamente i burattinai chi muovono i fili di questa “disobbedienza civile” si sono dimenticati di dire ai propri arzilli sostenitori che i richiedenti asilo, in virtù del loro status non possono lavorare nel nostro Paese.
Aron Biasiolli
Se gli autisti trovano il titolo di viaggio utilizzato da altra persona li devono ritirare e consegnare in azienda insieme a nominativo dell’utilizzatore, saranno sanzionati entrambi come da regolamento