Bolzano, 11 marzo – Il neofemminismo paranoico e pieno di rancori anti maschilisti ha festeggiato lo scorso venerdì a suon di slogan e retorica ideologica la sua festa. Si, perché ormai l’otto marzo invece di essere la festa della donna è diventato altro. Su tutti i mezzi di comunicazione era un via vai di opinioniste radical chic contro i femminicidi, contro l’omofobia, contro gli uomini violenti, contro le molestie sessuali, contro e ancora contro. Esistono delle femministe che non incolpano i maschi come fonte di tutti i loro problemi? Sembra assurdo, ma poco ci manca che anche un unghia spezzata lavando i piatti possa essere incolpata ad un uomo che non ha fatto il suo dovere domestico. Il femminismo dei primi anni Venti era tutta un’altra cosa. Erano donne coraggiose che si opponevano ad un sistema discriminatorio assieme agli uomini in piena sintonia, indipendentemente dal colore politico. Ricordo a tutti che a Milano in piazza San Sepolcro, il 23 marzo 1919, oltre ai reduci della prima guerra mondiale, oltre ad intellettuali di tutti i colori, oltre a uomini e donne di tutte le religioni, c’erano anche delle femministe. Oggigiorno le neofemministe di turno si sono unicamente ridotte alla rivendicazione di un ruolo al posto di qualcun altro. La quota rosa come panacea di tutti i mali della società moderna… quote rosa in politica, quote rosa tra i funzionari, quote rose tra i dirigenti, quote rose all’università, ecc., tutto questo salutando a gran voce la vecchia e ormai desueta meritocrazia, addio! Come sempre a dare il via a questa degenerazione intellettuale non poteva che essere il ’68. Da quando il femminismo si è appropriato monopolisticamente della sessualità femminile il contenuto delle rivendicazioni ha cambiato paradigma. Queste femministe hanno voluto svincolare la sessualità dalla propria corporeità biologica, quale vero e unico male del vecchio mondo patriarcale. Le femministe hanno iniziato a fare rivendicazioni civili che non hanno nulla a che fare con la discriminazione di genere anzi la incentivano. Un mix di ideologia neoliberista che fa a cazzotti con se stessa, un esempio su tutti sono tutte quelle associazioni neofemministe open border che vogliono far entrare migliaia di islamici omofobi e sciovinisti. Qui siamo oltre alla frutta cerebrale.
G.L. Cerere