Bolzano, 12 marzo – Con il Made in Italy che diventa un lusso in ogni settore commerciale e l’Alto Adige che promuove il suo marchio (un tempo di origine controllata) nel stettore agro-alimentare, spesso e giustamente i ‘furboni’ dell’import a basso costo vengono scoperti dagli apparati preposti al controllo delle merci.

Oltre sei tonnellate del famoso Speck altoatesino, salumi, insaccati e carne privi di indicazione di provenienza, sono stati individuate e ritirate dai carabinieri del Reparto tutela agroalimentare dei carabinieri di Parma, in collaborazione con l’Arma territoriale.

Il maxi sequestro è avvenuto in tre note aziende della provincia di Bolzano e ha portato anche all’applicazione di sanzioni per 7.000 euro.

Nel dettaglio, a finire sotto sequestro sono state 3.788 confezioni di Sudtiroler Speck Altoadige Igp, (per 490 chili complessivi) sprovviste dell’indicazione obbligatoria del lotto di produzione; 127 kg di salumi e insaccati misti (bresaola, pancetta speck, salame e fesa), e 6.220 kg di tranci di carni e prodotti carnei lavorati, anche questi del tutto privi di rintracciabilità.

Picchio Romano

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