A Riva poche case in affitto per i residenti, la maggior parte destinate ai turisti. Cpi:”Si investa affinché i residenti e le famiglie acquistino una prima casa non che vadano in affitto!”

Riva del Garda, 20 marzo – È di alcune settimane fa, in realtà è da molti anni che se ne discute, la polemica tra le parti politiche e i sindaci, in primis quello di Riva Mosaner, dell’Alto Garda, sulla mancanza di alloggi in affitto o di prezzi troppo alti per i residenti, cosa che secondo la politica locale disincentiva a restare a Riva del Garda.

Partiamo dal principio, nessuna delle parti in causa tiene conto della vigente legge Gilmozzi del 2005, che impedisce nelle area ad alta intensità turistica, la costruzione di nuove case se non finalizzate ad essere prime abitazioni, quindi capite bene che è dal 2005 che ovviamente la costruzione di nuove case è limitata e quelle destinate all’affitto possono essere solo quelle costruite prima della suddetta data.
Certamente, molti avranno comprato una casa nuova trasferito la residenza lì e affittato la propria casa vecchia, ma sicuramente le possibilità sono comunque ridotte vista la richiesta, e così facendo le poche strutture rimaste hanno acquisito maggior valore dal punto di vista economico.

La soluzione sembrerebbe semplice: cancelliamo la legge Gilmozzi! “Troppo semplice”, interviene Matteo Negri, responsabile locale di CasaPound Italia, da noi contattato in via privata,” a nostro avviso è un’opportunità in più invece, per permettere l’acquisto della prima casa alle famiglie rivane, che ancora non possono permetterselo, e chiediamo che il comune investa i 15 milioni di euro di disavanzo dichiarati qualche settimana fa, e li destini ad incentivo a chi volesse accedere all’acquisizione di nuovi stabili tutt’ora non abitati, invece di spenderli per comprare l’ex area Cattoi, quando la si poteva comprare prima che arrivassero Hager e Signoretti. Mentre per l’ex Cattoi si ascolti le minoranze e si faccia la permuta con l’ex pretura.”

Soluzione interessante quella preventivata da CasaPound, piuttosto di quella preannunciata dal sindaco Mosaner di prendere esempio dalle Baleari, dove peraltro esistono circa 40mila appartamenti turistici, o proposte di altri cittadini di aumentare le tasse per chi destina la seconda casa ad uso turistico, mentre sono soliti magari apprezzare e richiedere invece per le proprie attività la Flat tax.

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