Roma – 11 aprile – “Solo nel dicembre del 2018, Meter onlus ha riscontrato 3.053.317 foto e 1.123.793 video di piccoli schiavi del desiderio di uomini e donne senza scrupoli” e’ la denuncia di Don Fortunato Di Noto, fondatore proprio dell’Associazione Meter che si batte contro la pedofilia e la pedopornografia e che al Congresso Mondiale delle Famiglie a Verona ha denunciato la sempre crescente rete pedofila internazionale.
E dopo l’allarme, “questi orrori vanno bloccati con misure esemplari – chiede a gran voce il presidente di Pro Vita e Famiglia, Toni Brandi – che ispirino anche altri Paesi a contrastare nel modo migliore gli atroci reati di pedofilia, pedopornografia, prostituzione minorile e relative istigazioni, propaganda e favoreggiamenti”:
Le Associazioni Pro Vita e Famiglia e Meter onlus invitano tutti i candidati alle prossime Elezioni Europee a prendere posizione e impegnarsi pubblicamente rispetto alle seguenti proposte:
1. Istituire normativamente l’obbligo, penalmente sanzionato, per i provider, non solo di essere vigili e di rimuovere contenuti criminali ma di fornire alle forze di polizia tutti gli elementi utili alla individuazione dei soggetti dietro ai siti pedopornografici;
2. Siano aggravate le pene previste nel codice penale per i reati di atti sessuali con minorenne, corruzione di minorenne, pedopornografia, prostituzione minorile, iniziative turistiche volte allo sfruttamento della prostituzione minorile, e istigazione a pratiche di pedofilia e di pedopornografia, in particolare, se il fatto e’ commesso con le modalita’ di cui all’art. 61 n. 9 c.p.
3. Attuare un concreto potenziamento delle risorse e una progettazione continuativa – non sull’onda della emergenza – contro la pedofilia, la pedopornografia, la prostituzione minorile e il turismo sessuale volto a sfruttare la prostituzione minorile, includendo progetti di tutela dei bambini a partire dalle scuole e un serio monitoraggio della pedofilia online da parte delle Istituzioni;
4. L’Italia prenda l’iniziativa a livello europeo prima e a livello mondiale presso l’ONU, affinche’ tutti gli Stati si dotino di una comune legislazione in tema di repressione dei crimini di pedofilia, di pedopornografia, e della istigazione a questi reati sulla falsariga dell’art. 414 bis del c.p., e venga potenziato il coordinamento delle forze di polizia per estirpare questo terribile male.
Per il presidente di Pro Vita e Famiglia, Toni Brandi che si pone al fianco della lotta di Don Fortunato Di Noto: “L’Italia con queste misure potra’ diventare leader mondiale nella lotta contro l’abuso sui minori, ma serve subito un rinnovato sforzo politico”.
Dal canto loro, anche i candidati di CasaPound Trentino Alto Adige alle prossime elezioni europee, oltre a sottoscrivere i punti sopracitati e appoggiare la castrazione chimica proposta dal ministro Matteo Salvini, – “proposta fine a sé stessa fin quando continueremo a giocare al tavolo Ue” dichiara il coordinatore di Cpi Andrea Bonazza – richiedono per i pedofili la detenzione obbligata con lavori lontani dalla società civile, in modo da non avere più alcun tipo di rapporto, anche visivo, con i giovani di qualsiasi età.