Bolzano, 15 aprile – ancora una rissa con accoltellamento tra stranieri nel capoluogo altoatesino. Il campo di battaglia questa volta è tornato il centro emergenza freddo di Bolzano, situato in via Comini, a un centinaio di metri dal popoloso quartiere Don Bosco.
Dalle prime testimonianze degli artigiani della zona, pare che nella serata di ieri, all’interno del centro comunale gestito dalla nota onlus dell’accoglienza “Volontarius” e che ospita oltre un centinaio di immigrati senza fuori quota, vi sia stata una violenta rissa che ha coinvolto oltre una decina di immigrati.
Sul posto sono intervenuti una decina di mezzi tra Polizia, Carabinieri e ambulanze, che hanno avuto il loro bel da fare per ripristinare l’ordine.
Ignoti i motivi scatenanti, anche se voci di corridoio parlano dell’ennesima rivalità per traffici illeciti, che hanno portato all’accoltellamento di un ospite della struttura sul quale le autorità stanno tenendo il massimo riserbo.
Il centro emergenza freddo di Bolzano è stato sotto costante attacco da parte degli esponenti di CasaPound fino dalla sua progettazione, con manifestazioni, petizioni e interventi in sede istituzionale. Inaugurato nel novembre scorso, con il solo voto contrario di CasaPound, sono stati molteplici i casi in cui è dovuta intervenire la forza pubblica per disordini all’interno o all’esterno della struttura.
Recentemente l’assessore per le attività sociali Yuri Andriollo (PD – succeduto a Sandro Repetto) mezzo stampa ha invitato i senza fissa dimora a cercare asilo in altre città, vista anche la complessa situazione già satura all’interno del Comune di Bolzano.
CasaPound intanto, torna a chiedere con vigore la chiusura del centro emergenza freddo, per convertirlo a struttura da adibire all’ospitalità dei padri separati italiani, annunciando una nuova interpellanza già per la seduta consiliare di domani.
Picchio Romano