Bolzano, 19 apr – L’operatore della Croce Rossa originario del Togo che nel gennaio di quest’anno ha messo a ferro e fuoco via Galvani a Bolzano oltre che parte del centro di accoglienza “ex Alimarket” è da considerare socialmente pericoloso.

A dirlo è la perizia consegnata nelle ultime ore dai consulenti al giudice Peter Michaeler che ha in mano il caso.

L’uomo, che è indagato, si trova attualmente in libertà vigilata curato e ricoverato presso il reparto di psichiatria dell’ospedale San Maurizio di Bolzano.

Secondo quanto riporta la pagina facebook del quotidiano online “Bz News 24”: “Il problema è la sicurezza: la struttura in grado di garantirla, Rems, si trova a Pergine ed è probabile l’indagato venga ricoverato lì”.

Come si ricorderà, l’uomo il 27 gennaio diede in escandescenza senza apparente motivo iniziando a “demolire” l’interno della struttura di accoglienza “ex Alimarket” per poi spostarsi all’esterno, in via Gobetti, e via Galvani.

Proprio in via Galvani l’uomo originario del Togo, completamente nudo, diede il meglio di sé scagliandosi contro delle vetture danneggiandole con una grossa sbarra metallica in mano.

Alla vista di polizia e carabinieri ha dato ulteriormente in escandescenza aggredendoli e ferendoli.

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