Bolzano, 13 giugno – Questa mattina la Commissione Attività Sociali del Comune di Bolzano ha elargito alcuni annuali contributi per le associazioni che si occupano di prevenzione e riabilitazione dei soggetti a rischio esclusione sociale.
Erano presenti alla seduta della Commissione i consiglieri Chiara Rabini dei Verdi, Marco Galateo di Fratelli d’Italia, Kurt Pancheri della Lega, Claudio Della Ratta del PD, Andrea Bonazza di CasaPound e il presidente della Commissione Matteo Bonvicini con l’assessore Juri Andriollo.
Fatta eccezione per l’ArciGay “Centaurus”, alla quale la Commissione ha negato i contributi per 7.666euro, 5.666euro per progetto HIV-IST Check Point e 2.000euro per Dialoghi Intersezionali, già inseriti nell’attività ordinaria e, come commenta ironico il consigliere di Cpi Andrea Bonazza: “forse sbadatamente quest* furbacchion* hanno provato a riceverli 2volte prendendolo lì proprio nella stagione del Pride”… Alle altre associazioni i consiglieri non hanno avuto nessun problema a stanziare, all’unanimità, 18.000euro di contributi per le attività che si svolgono sul territorio comunale.
2.000euro sono andati alla Cooperativa EOS per un corso di formazione rivolto ad assistenti che seguono i giovani per nuove drammatiche patologie adolescenziali come la sindrome “hikikomori”, per la quale il proprio corpo umano diventa inaccettabile come una vergogna che spinge a nascondersi, ferirsi e infine suicidarsi. Una malattia moderna che porta i ragazzi più deboli a rinchiudersi nelle loro stanze usando la rete come unico mezzo per relazionarsi con il mondo esterno. Di questa patologia si contano 600casi in Alto Adige di cui 350 solo a Bolzano.
4.000euro sono stati destinati poi a Propositov AltoAdige – AIDS Hilfe, vincolati all’acquisto del solo materiale per il Fast-Test, ovvero il test che rivela la positività al virus dell’HIV, purtroppo ancora in circolazione nella nostra società.
“L’estate scorsa – è intervenuto in commissione Bonazza – sono andato di persona nella sede di Propositiv a provarlo – con risultato negativo – e sono rimasto colpito dalla professionalità con la quale i volontari svolgono questo lavoro”.
12.000euro sono stati versati infine sul conto di HANDS onlus, per sostenere le spese di gestione del nuovo centro di incontro per persone a rischio dipendenza da droghe, alcool, gioco, sesso o smartphone, inaugurato tra marzo e aprile in via Orazio.
I volontari dell’associazione accompagnano, con buoni risultati, soggetti a rischio o già dipendenti, in lunghi percorsi per uscire dai tunnel dell’era moderna.
Giovanni Nerebande