Bolzano, 19 dicembre – Durante la discussione di ieri sul Bilancio 2020 del Comune di Bolzano, in consiglio comunale, il gruppo consiliare di CasaPound ha sollevato l’ennesimo scoop-polemica destinato a far discutere non poco l’opinione pubblica.
Pur riconoscendo gli innegabili passi avanti fatti dalla giunta, il capogruppo di Cpi Andrea Bonazza non ha potuto esimersi dall’affondare una nuovo colpo alla giunta comunale.
“Nonostante il gradito taglio di 43mila euro di contributi – interviene Bonazza- da 113mila a 70mila euro, al Centro per la Pace, associazione comunale gestita dalla Caritas, studiando in anteprima il programma ho scoperto anche quest’anno che se sulla carta la situazione cambia, in realtà nulla sembra essere cambiato. Dopo scrittrici delle Brigate Rosse e islamisti collegati alla rete Jihadista, politici e intellettualoidi di sinistra anche estrema, degli anni scorsi, quest’anno il Centro per la Pace ha la “brillante” idea di invitare con i soldi dei cittadini, oltre ancora a senatrici PD e giornalisti di sinistra, anche l’attivista immigrazionista berlinese Carola Rackete”.
“La Rackete – continua il coordinatore di CasaPound – per chi se lo fosse scordato, è quella capitana che con la sua navetta carica di immigrati speronò la motovedetta della Guardia di Finanza italiana. Tutt’ora sotto processo contro lo Stato italiano e mitizzata dall’accozzaglia catto-comunista, quale miglior nuovo lido in cui approdare se non la ricca città di Bolzano che elargisce contributi, a pioggia, a sinistra”.
“Insomma – conclude la nota – anche quest’anno, 70mila euro dei cittadini vengono dati dalla sinistra alla sinistra, per indottrinare i cittadini a votare a sinistra”.
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