Da Bolzano alla Siria, Babbi Natale italiani portano doni all’orfanotrofio di Sednaya. Articolo di Andrea Bonazza per il Primato Nazionale
Damasco, 3 gennaio – L’associazione italiana Solid Onlus è tornata in Siria per inaugurare un nuovo anno all’insegna della solidarietà internazionale.
Dopo aver brindato a questo capodanno 2020 in una Damasco immersa da luci natalizie e folle festanti sulle macerie della guerra, questo nuovo viaggio organizzato all’interno del progetto Turismo Solidale è giunto nei villaggi cristiani verso nord, tra i monti di confine dell’antilibano, Maalula e Sednaya. Proprio in quest’ultima, i volontari del sodalizio attivo in Siria fin dall’inizio della guerra, hanno distribuito doni alle bambine dell’orfanotrofio del monastero ortodosso Nostra Signora di Sednaya.
Vestiti da Babbo Natale, davanti ad un tradizionale presepe, i volontari di Solid, alcuni dei quali di Bolzano, hanno consegnato decine di giocattoli e materiale didattico raccolto in Italia, a circa 30 bambine rimaste orfane a causa degli attacchi terroristici e del conflitto bellico ancora in corso nelle zone a nord del paese.
Tra la commozione delle monache e i sorrisi delle bambine siriane, i “babbi Natale” italiani sono stati accolti con canti natalizi mescolati alla speranza di una Siria che torni ad essere realmente libera. Libera di continuare ad essere laica e di poter vivere pacificamente tra confessioni religiose diverse, proprio come prima delle rivolte integraliste sollevate dal fronte dei ribelli anti-Assad, tanto cari ai media di casa nostra.
Andrea Bonazza