Bolzano, 12 luglio – La sezione locale di CasaPound Bolzano torna sulla statua di Re Laurino davanti a Palazzo Widmann, sede della Provincia Autonoma di Bolzano, per appendere un grande cartello con la scritta ‘Italian Lives Matter’.
Al centro della protesta inscenata dal movimento delle tartarughe frecciate, questa volta, è finito il “sistema provinciale di proporzionale etnica che penalizza la comunità italiana dell’Alto Adige”.
“Un sistema di apartheid su base etnica spacciato per avanguardia euro-autonomista – interviene in nota il coordinatore regionale di Cpi, Andrea Bonazza – che altro non fa se non screditare gli italiani nei settori lavorativi pubblici, togliendo agli stessi ogni diritto fondamentale sancito dalla Costituzione nazionale”.
“Sanità, quadri dirigenti, lavoratori che ottengono il lavoro in base ad una proporzionale etnica che penalizza il gruppo italiano, assegnandogli 3 posti ogni 7 riservati ai cittadini di madrelingua tedesca, e non al merito e alle capacità” chiosa il consigliere di CPI Maurizio Puglisi Ghizzi.
“Non sono nuovi nemmeno gli attacchi diretti e senza vergogna rivolti alla comunità italiana – continua Bonazza – Dalle copertine dei giornali di lingua tedesca che usano aggettivi dispregiativi come ‘Walsh’ (italiano di m…), fino alle ben più note e pericolose provocazioni secessioniste che feriscono l’identità del vero gruppo etnico minoritario; ovvero quello italiano”.
“In tutta questa situazione politica che dura da anni – così il coordinatore di CasaPound – la politica italiana sembra non vedere o nascondersi rassegnata; con alcune componenti di centrodestra che preferiscono far calpestare il proprio elettorato in virtù dei vari accordi di palazzo, e un centrosinistra che si inginocchia abbracciando cause d’oltreoceano, come la protesta antirazzista afroamericana ‘Black Lives Matter’, fregandosene di quanto accade ai propri concittadini discriminati in questa stessa terra che – conclude Puglisi Ghizzi – si vedono negare persino il diritto di voto se non residenti da almeno quattro anni in provincia di Bolzano”.