Riportiamo di seguito integralmente lo sfogo del coordinatore regionale di CasaPound Italia, Andrea Bonazza, pubblicato sul suo blog www.andreabonazza.info dopo che il maggior quotidiano provinciale di lingua italiana, Alto Adige, ha stampato sulle pagine proprio giornale una foto “rubata” dal profilo personale (non politico) del consigliere comunale Maurizio Puglisi Ghizzi. Nelle foto, scattata in un momento di allegria all’esterno di un bar, sembra che uno degli avventori abbia fatto un semplice saluto romano, definito dal quotidiano del gruppo Athesia “saluto nazista”. Secondo CasaPound però, nell’immagine pubblicata questa mattina sull’Alto Adige, vi sarebbero alcuni minorenni, soggetti quindi alla legge sulla privacy.
Lo sfogo di Andrea Bonazza:
Non pubblicano i nostri comunicati o le nostre iniziative, non danno voce alle nostre battaglie o vittorie in consiglio comunale, non ci intervistano su fatti che ci riguardano…
Ma gli obesi leccapiedi dei poteri forti, su stampa e web, incapaci di fare il proprio lavoro non perdono occasione per provare a sputtanare, con del gossip “populista”, le fazioni politiche che non gli aggradano.
Non dall’Ansa o da ADNkronos ma, udite udite: dalla rassegna stampa di Maglione in Comune(!), il quotidiano Alto Adige riprende una non notizia pubblicando sul giornale una foto senza preoccuparsi se vi fossero dei minorenni, oltretutto affiancati a titoli totalmente fuorvianti.
Purtroppo per loro la legge parla chiaro e, se io in passato ho scontato gli arresti domiciliari per un salutoromano (che rifarei!) compiuto ad una commemorazione per i caduti italiani infoibati dai partigiani titini, dall’altra parte tale saluto, per la Legge Scelba, non è considerato reato in contesti pubblici o privati di altra natura.
Reato è però, per la legge italiana su privacy e tutela dei minori, pubblicare foto di minorenni a loro insaputa e al di fuori di un contesto privato come può essere un profilo Fb personale.
Questa volta non so se basterà una piagnucolosa telefonata al sottoscritto per evitare alle famiglie di questi minorenni di denunciare i responsabili di simili pubblicazioni mediatiche.
So solo che, più questi pezzenti insistono con tali infamie, più cresce la voglia di prenderli figurativamente a calci nelle loro grasse natiche, sia in campagna elettorale, sia tra i banchi del consiglio comunale. Ancora. Avanti.
Anche nella prossima legislatura consiliare.
Andrea Bonazza