La rubrica di PostaCerere
“C’è del marcio in Danimarca” (Something is rotten in the state of Denmark), questo è uno dei celebri incipit in medias res pronunciato nell’Amleto del drammaturgo inglese William Shakespeare, dalla guardia del Re Marcello durante la quarta scena del primo atto, rivolgendosi ad Orazio, l’amico fidato di Amleto. Tale frase fa riferimento agli intrighi, tradimenti, inganni e alle brame di potere che aleggiavano sul trono di Danimarca, una sintesi perfetta di poche parole. La stessa frase si potrebbe utilizzare per quello che sta accadendo nel Comune di Castelrotto per le elezioni comunali del prossimo settembre 2020. Ricordiamoci che Castelrotto fu anche una tappa del Matteo Salvini Tour 2018 per le elezioni provinciali, con annessa presenza in blauer schurz alla festa dei Kastelruther Spatzen. Cosa sta succedendo? Semplicemente per la prima volta nella storia del Comune di Catselrotto si presenterà una lista Civica con relativo candidato a Sindaco, alternativa alla SVP, ma questa volta potrebbe dare veramente fastidio. I nomi che circolano nella lista sono pesanti e conosciuti non solo a Castelrotto, ma anche a Bolzano. Ma perché è così importante Castelrotto? Semplicemente perché è sempre stata una roccaforte della SVP e li c’è anche la sede legale di una delle più grandi aziende di trasporto persone, Silbernagl. In questo momento con lo scandalo della gara per il trasporto pubblico locale, a cui noi auguriamo alla magistratura di fare le indagini nella massima serenità, che proprio a Castelrotto si presenti una lista civica di “carattere” non può far altro che pensare. L’attuale Sindaco Andreas Colli è al suo terzo ed ultimo mandato, conosciuto come vero amante della caccia non ha mai disdegnato l’abbattimento di eventuali lupi per cui di certo non è uno che le manda a dire, è sempre sembrato molto diretto e sincero. Si sa però che la sincerità detta in pubblico è sempre diversa da quella detta in privato e questo vale per tutti. Insomma l’attuale Sindaco di certo non darà l’altra guancia, ma combatterà come è giusto fare. Ma cosa c’è veramente dietro questa campagna elettorale che ha portato ad una situazione simile? Situazione normale si direbbe in altri luoghi, dove la democrazia con l’alternanza ha sempre funzionato dal dopoguerra in poi; ma in questa terra dove il plebiscito di stampo Bulgaro sta governando indenne da 70 anni non è normale e dà da pensare cari lettori o elettori. Insomma nel comune dove c’è una delle più alte concentrazione di attività ricettive turistiche, il cui territorio in parte è in un parco, dove la legge urbanistica che sta entrando in vigore rende leggermente più strette le maglie in edilizia, dove ha anche la sede la Silbernagl, comune confinante con il comune del nostro presidente della Giunta Provinciale sembra proprio essere una bella trama shakespeariana dove si intrecciano interessi economici e simpatie personali. L’unico pecca che io continuo a vedere è la miopia dei partiti nazionali (soprattutto della Lega viste le sue referenze), i quali non riescono a vedere l’opportunità di insinuarsi in queste elezioni. In un momento di crisi le opportunità si creano senza molte difficoltà, ma l’ottusità di guardare solo ed esclusivamente dentro il proprio giardino non riesce a far vedere le praterie che si aprono sull’altopiano dello Sciliar. Mi sorge però il dubbio che non si tratti di miopia, ma che forse esista un patto di desistenza per le valli…. Servitus in faciendo consistere nequit, tantummodo in patiendo, aut in non faciendo – La servitù non consiste nel fare, ma soltanto nel sopportare, o nel non fare.
G.L.Cerere