La rubrica di PostaCerere
Al XIV congresso del Partito Socialista Italiano, Benito Mussolini mise all’ordine del giorno l’incompatibilità d’iscrizione al PSI con l’appartenenza alla massoneria. Nella sua orazione tra le tante cose disse: “Non c’è da entusiasmarsi. La banca e la massoneria sono sinonimi. Occorre opporre alla massoneria una diga insormontabile. Liberiamocene. Che importa se qualcuno se ne andrà o sarà costretto ad andarsene. Non possiamo avere di queste preoccupazioni. Tutti i partiti borghesi guardano a questa nostra assisi. Sarà capace, si domandano, il Partito Socialista Italiano a liberarsi della massoneria. Il Partito Socialista Italiano è un esercito che deve contare sui suoi uomini. Più Luce, più luce!” (cit. quotidiano AVANTI! del 28 aprile 1914) e dopo un immensa e prolungata ovazione. L’aver citato Mussolini in tempi di pre Fascismo credo che non si possa definire apologia del Fascismo dato che è nato il 28 ottobre del 1919. L’ho citato perché tutti, sia a destra che a sinistra, sembra che si dimentichino il vero significato di cosa è successo in questa crisi di gennaio. Facciamo un piccolo sunto. Sta per arrivare il Recovery Fund, cioè soldi a debito dalla Banca Centrale Europea. Renzi, si è reso conto che è tanta ciccia, quindi non ne vuole rimanere fuori, allora prova in tutti i modi a farglielo capire a Conte. Niente da fare, allora lo accoltella alle spalle come fece Bruto con suo padre adottivo. Da li in poi si sono scatenati i giochi di palazzo. Mattarella nomina Draghi, e tutti si sono messi pedissequamente in fila e resi disponibili per sedersi al tavolo, dato che la ciccia è tantissima. Tutti e ripeto tutti i partiti politici si sono messi a disposizione di Mario Draghi, dai comunisti di Liberi e Uguali fino alla Lega di Salvini Premier. Ovvio, ognuno col proprio distinguo per giustificare la sua partecipazione ad una siffatta alleanza improponibile per i propri elettori e quindi perdere meno voti possibile. Salvini dice che è un governo decisamente di destra, Forza Italia che è un governo tecnico, M5S votano su Rousseau, il PD parla di un governo di unità nazionale, LeU dice che Draghi è attento ai problemi dell’ambiente e pure la Meloni benché non lo appoggi, dice che Fratelli d’Italia avrà un atteggiamento patriotico. Adesso lo ripeto per l’ennesima volta, per chi non lo avesse capito il Recovery Fund (lo dicono in inglese appositamente) è un prestito che lo Stato Italiano contrae con una Banca Commerciale, chiaro! Non sono soldi regalati e nemmeno moneta che noi stampiamo, è semplicemente debito. Detto così adesso capite che prima o poi la banca vorrà indietro i SUOI soldi con gli interessi? Anche se gli interessi sono minimi o quasi nulli, il prestito comunque gli deve rientrare in qualche modo, altrimenti la Banca stessa rischia di andare in fallimento. In questo caso andrebbe in fallimento l’Europa intera con tutto quello che ne consegue. Ma adesso entriamo nel merito della mia critica economica a Mario Draghi, dato che in questo momento sembrano essere scomparsi tutti gli economisti che erano contro di lui, come Sapelli e Bagnai in quota Lega, Roventini in quota M5S, Bini Smaghi, ecc. Mario Draghi ha sempre sostenuto in questa crisi “è già chiaro che la risposta deve coinvolgere un significativo aumento del debito pubblico. La perdita di reddito in cui incorre il settore privato – e ogni debito assunto per rimarginarla – deve alla fine essere assorbito, in tutto o in parte, dal bilancio del governo”. Tradotto debito pubblico è ricchezza (finanziaria) privata, o almeno si traduce in un minor indebitamento del settore privato (imprese, banche e cittadini). L’ex presidente della Bce aggiunge che “livelli molto più alti del debito pubblico diventeranno una caratteristica permanente delle nostre economie e saranno accompagnate dalla cancellazione del debito privato”. Non c’è di che preoccuparsi: dato che i tassi di interesse resteranno probabilmente bassi, “tale aumento del debito del governo non ne farà aumentare il costo di servizio”. Insomma Draghi abbraccia in pieno anche la teoria della moneta endogena, e dice: “le banche (…) possono creare moneta all’istante permettendo scoperti di conto corrente o aprendo linee di credito”. Tradotto: le banche creano moneta dal nulla; ma allora se è così perché fanno crediti e creano debiti? Potrebbero semplicemente regalare soldi a tutti a destra e a sinistra! Il discorso per un banchiere e un economista fila senza una grinza, dato che non hanno problemi di stipendio, ma per le aziende private e i cittadini è proprio così? Non mi sembra. Nei fatti oggigiorno il debito privato non è diminuito, anzi negli ultimi anni è aumentato. Gli indicatori economici reali degli ultimi anni sono peggiorati invece di essere migliorati: disoccupazione, salario/ore lavorate, occupazione, monte ore lavorate, incidenti sul lavoro, tasso di infortuni, ecc. Non le filosofie economiche, ma il mondo reale sembra dirci incovertibilmente delle cose diverse dai ragionamenti masturbatori di questi economisti. Ma la cosa che mi fa più specie è che sia io a dire queste cose e non si trovi più nemmeno un economista a dargli contro. Il debito concepito da Draghi può avere una sua auto legittimazione se viene contratto da una Nazione che detiene il conio, il debito pubblico, la fiducia dei suoi cittadini e una economia reale che funziona, tipo il Giappone. Se viene a mancare una sola di queste condizioni le sue previsioni non si avvereranno mai. Facciamo solo un esempio banale per capirci, ma ne potremmo fare tantissimi. Se in una famiglia che ha contratto un debito con un terzo e nel corso degli anni muoiono i figli (decrescita naturale come in Italia), oppure tutta la famiglia non riesce più a ripagare il debito che succede? Il terzo si ritrova esso stesso con un ammanco, allora cosa fa? Si rivolge a qualcuno per recuperare in qualche modo almeno una parte dei debiti contratti, magari verso altri parenti. Dato che i parenti non ne vogliono sapere di ripagare il debito altrui, sorgeranno sicuramente delle divergenze il cui esito a volte trasale la normale relazione civile. Moltiplicate questo fattore per milioni di persone, cioè una nazione, adesso capite cosa potrebbe succedere? Nooo! Se io devo rientrare del mio debito monetario, quando sono io stesso che ho prodotto il debito perché ho creato moneta, questo perché la moneta è eminentemente un prodotto dell’attività creditizia, non me ne frega nulla che tu mi ridai indietro la moneta che io stesso posso creare, voglio dell’altro. Altro che può significare qualsiasi cosa, potere, terre, beni, governance, ecc, in parole povere Plutocrazia. Chi parlò in passato in Italia per la prima volta di pericolo plutocratico? Insomma aveva ragione ancora una volta Mussolini, banche e massoneria sono sinonimi e anche questa volta stanno giocando un ruolo distruttivo nei confronti di questa nazione. Più luce, più luce!
G.L.Cerere