Nelle ultime ore il governo Draghi per bocca del ministro Speranza, ha revocato l’apertura degli impianti sciistici a sole 12 ore dalla riapertura degli stessi, nonostante le prenotazioni e “i salti mortali” che han dovuto fare i gestori degli impianti e gli operatori turistici per renderli fruibili nell’inverno più innevato da parecchi anni a questa parte.
A criticare la decisione del ministro Speranza è l’ex consigliere comunale bolzanino Andrea Bonazza: “Qualcuno spieghi a quell’incompetente di Speranza che gli ski-lift, così come le seggiovie, solo già per il vastissimo contesto naturale nel quale si trovano, immersi nell’aria pura e incontaminata delle montagne, e per come sono stati concepiti, permettono/obbligano il distanziamento e sono molto più sicuri di autobus, tram e metropolitane che tutti i giorni sono assiepati per portare a lavoro e a scuola milioni di italiani”.
“Per quanto concerne invece le file che si potrebbero creare per l’accesso agli impianti o gli assembramenti nei rifugi – continua Bonazza – beh, allora lì, nel caso, cari ministri di una minestra riscaldata, applicate pure le regole dei vostri assurdi Dpcm che valgono per ogni altro esercizio commerciale”.
“Ecco i primi passi mossi dal “nuovo” governo del veneratissimo Draghi – conclude l’ex consigliere di CasaPound – Mentre la borsa s’impenna, il lavoratore continua a cadere in discesa “libera”.”