La rubrica di PostaCerere
Che ci crediate o meno, prima o poi avremo la possibilità di votare. Non ho scritto andremo a votare, ma avremo la possibilità, proprio per evidenziare il fatto che nell’attuale panorama politico le possibilità di scelta sono limitate come non mai. Abbiamo una serie di partiti che stanno al governo e non contano nulla e poi abbiamo un solo partito all’opposizione. Assomiglia quasi al modello statunitense dove ci sono solo due partiti ed entrambi non contano nulla. Non contare nulla non significa che non sono importanti, significa solo che il vecchio significato di partito, quale luogo di aggregazione di idee non viene più rispettato. Quasi tutti i partiti sono diventati centri di aggregazione di stakeholder o di lobby economiche finanziarie e sempre meno sistemi per portare avanti idee e soprattutto ideali. Se non fosse così altrimenti come si potrebbe spiegare che la Lega – Salvini Premier sta al governo con LEU. In questo governo abbiamo una panoramica di contraddizioni ideologiche da fare inorridire i padri fondatori di tutti i partiti. C’è chi è a favore della liberalizzazione della droga e chi è completamente contro; c’è chi vuole i porti aperti e chi li vuole chiusi; c’è chi vuole un sistema carceraio duro e chi lo vuole smantellare; c’è chi vuole un europa più forte e chi ne vuole uscire; c’è chi vuole la flat tax e chi vuole la patrimoniale; ecc; si potrebbe andare all’infinito, in questo governo c’è tutto e il contrario di tutto. Sta di fatto che se poi adesso si dovesse andare a votare si va col il Rosatellum, cioè una legge portata avanti ed approvata nel 2017 con l’accordo LEGA e PD. Insomma a vedere tutti sti indizi non mi sembra poi così tanto strano che al governo ci stiano a braccetto proprio tutti. Inoltre Draghi con le sue manovre di palazzo è già riuscito a fare esplodere M5S e PD e adesso proverà a far rilanciare Forza Italia scagliando qualche bordata alla Lega Salvini Premier, unica forza al momento ad essere rimasta compatta. Dìvide et ìmpera, sembra essere l’azione di Mario Draghi, anche se poi a lui non gliene frega poi tanto di stare al governo, si è ormai capito da mò che a lui interessa la Presidenza della Repubblica, per cui l’importante è arrivare al semestre bianco. In tutto questo spettacolo di volenterosi, all’opposizione c’è solo Fratelli d’Italia, l’unico partito che si è tirato fuori da questo macabro spettacolo. Non che io sia sempre d’accordo con le loro idee, ma almeno loro hanno avuto la decenza di dire no, e dire no non è sempre facile soprattutto adesso che ci sono in ballo i soldi del Recovery Fund. Che fare allora alle prossime elezioni? Sinceramente adesso mi verrebbe da rispondere con la più banale delle onomatopee BOH! Ma è sinceramente quello che penso, sono perplesso e deluso, non solo da questo spettacolo di palazzo, ma prima di tutto dalla pavidità degli italiani, e poi dai militanti di tutti i partiti di governo. Io non mi riesco proprio a spiegare come può un militante della Lega passare dal federalismo alla secessione per poi finire nel sovranismo con lo step del governo col M5S per finire col governare col PD. Voi ci vedete qualche nesso logico? Sarò io fatto male, ma un minimo di coerenza ideologica non lo riesco proprio a trovare. Per non parlare poi di un militante del M5S, nato col vaffa del 2008 al sistema PD/Forza Italia passando per lo streaming del 2013 con Bersani e le offese allo psiconano si ritrovano ad eseguire gli ordini di Mario Draghi, messo proprio alla guida della BCE dallo psiconano. In conclusione l’unica cosa che mi posso augurare è che tra qui e le prossime votazioni possa succedere qualcosa di dirompente per estremizzare le posizioni e riuscire così a dipanare la nebbia che ci circonda.
G.L. Cerere