“Una proposta iconoclasta” – così il consigliere provinciale di Fratelli d’Italia Alessandro Urzì ha commentato l’iniziativa di Alleanza per Merano e del candidato sindaco delle liste civiche meranesi Dal Medico di modificare il nome dello storico stadio “Combi” di Merano.
“Si tratta di un approccio sbagliato e pericoloso – prosegue Urzì – per cui l’omaggio a personalità attuali di indubbio valore debba passare obbligatoriamente per la cancellazione dei nomi storici su cui è costruita la nostra identità. Oggi tocca al campo sportivo Combi, un nome storico incancellabile per intere generazioni di meranesi, sportivi e non, che hanno sempre identificato lo stadio cittadino nel grande portiere della Nazionale di calcio italiana vincitrice dei campionati mondiali del 1934. Un’operazione che rischia però di aprire la strada a cambi di denominazione ben più pesanti, come il nome di via Cadorna, da tempo nel mirino delle sinistre revisioniste che con vari blitz in Consiglio comunale hanno tentato il colpo di mano.”
“L’intitolazione delle strutture sportive – continua Urzì – a personalità che hanno dato lustro alla città termale e si sono distinte proprio nell’ambito dello sport è una proposta sensata. Il campo da calcio Lahn, feudo incontrastato del Maia Alta, anche quello di via Nazionale a Sinigo, quello della Confluenza, il Palazzo del ghiaccio di via Palade, a differenza dallo stadio Combi, sono tutte realtà che giustamente devono essere intitolate ai grandi artefici dello sport meranese.”
Il “Combi” quello che nei comunicati di Alleanza per Merano si è tentato di presentare come lo sconosciuto “campo sportivo di via Bersaglio” invece costituisce un vero e proprio patrimonio della città di Merano. Costruito negli anni ’30 del secolo scorso inizialmente, sottoposto oggi a vincolo di tutela storico-artistica, servì per affinare la preparazione della Nazionale italiana di calcio che, nel 1934, avrebbe conquistato il suo primo titolo mondiale. Nel 1957, venne intitolato al portiere della Juventus Giampiero Combi, che aveva vestito la maglia della Nazionale azzurra in quella competizione mondiale e ne era stato il Capitano. Negli scorsi anni le tribune e gli spogliatoi sono stati complessivamente risanati con una spesa di quasi tre milioni di euro.
“Sorprende anzi, ma non più di tanto – continua Urzì – che Alleanza per Merano i cui vertici di punta hanno gestito lo sport nella città termale negli ultimi dieci anni, non ci abbiano pensato nel corso del loro mandato in Giunta, e lancino l’operazione solo adesso a poche settimane dal voto. Una manovra che odora esclusivamente di marketing elettorale. A queste forze l’appello a realizzare più impianti sportivi da dedicare ai grandi attori dello sport del nostro tempo non cancellare i nomi storici”.
Urzì ha rilevato infine come di dubbio gusto che una forza politica sia sentita nella condizione di assumersi l’onere di rappresentare l’eredità che è collettiva delle personalità proposte, usate come argomento elettorale. Non siamo certi che ne avrebbero avuto piacere”.
Così in una nota il consigliere provinciale di fratelli d’Italia Alessandro Urzì.