La rubrica di PostaCerere
Che il Reddito di Cittadinanza si prospettasse fin dall’inizio come una grande sperpero di denaro pubblico era evidente a tutti fuori che al Movimento 5 Stelle e al PD. Milioni di euro buttati nel cesso col pretesto che questo nuovo intervento a sostegno della povertà dovesse risollevare le sorti dei più fragili. Un analfabetismo economico che nemmeno la più semplice delle casalinghe avrebbe fatto, anche lei sa che è sbagliato dare le cose gratuitamente. Regalare denaro o qualsiasi altra cosa è sbagliato perché non gli si attribuisce valore intrinseco, ma soprattutto valore di scambio. Nemmeno nella più antica forma del baratto esisteva il regalare un oggetto, la reciprocità doveva sempre esserci. Per cui mi piacerebbe tanto sapere da quale cappello delle magie il M5S ha tirato fuori questa genialata, forse dagli sketch di Grillo. Ora che è entrata in “operatività” questa assurdità, si vedono tutte le pessime conseguenze che ha generato a spese dei cittadini. Partiamo dai Navigator, migliaia di neolaureati buttati li a cercare lavoro per magari altri neolaureati quando loro stessi magari si ritrovano ad essere alla prima occupazione con un contratto a termine, siamo al top del dilettantismo normativo. I centri del lavoro inesistenti e quei pochi che ci sono non si parlano tra di loro e figuriamoci tra regioni, quindi mi piacerebbe sapere come si possono incontrare domanda ed offerta, boh! Per non parlare poi dei beneficiari, al contrario di quanto se ne pensi a beneficiarne maggiormente in percentuale non sono le famiglie con figli in difficoltà, ma soprattutto i maggiorenni singoli che non hanno voglia di lavorare, questo per un errore nel calcolo dei pesi per i figli a carico. Poi non parliamo del peso dato agli affitti, sono stati tutti parificati come se l’affitto a Milano fosse uguale a quello di un paesello di provincia del sud Italia. Sembra veramente una barzelletta se non fosse tutto vero e scritto nero su bianco nella legge. Questi sono solo alcune delle contraddizioni della norma e fin qui abbiamo elencato solo fatti leciti. Ora passiamo a quello che è successo dopo. Centinaia se non migliaia di truffe e percezioni illecite del reddito di cittadinanza che ha causato danni per milioni di euro, sottraendo tempo e denaro oltre alle casse pubbliche anche alla Guardia di Finanza e alle altre forze di Polizia Tributaria per perseguire i reati collegati al Reddito di Cittadinanza. Reati, guarda caso, commessi soprattutto da delinquenti abituali e cittadini stranieri, e non sono io a dirlo, ma il Sole 24 Ore. Milioni di euro intascati illegalmente da spacciatori, delinquenti, professionisti della truffa, e soprattutto da cittadini europei…visto che piace tanto l’Unione Europea, ma aggiungo io, ci piace talmente tanto che noi oltre ad essere il maggiore contribuente attivo siamo diventati de facto lo stato sociale europeo. Adesso ci manca solo che diventiamo anche contribuenti per la difesa europea e poi le braghe sono calate al completo. Siccome non voglio essere tacciato di essere filo confindustria visto che ho citato il Sole 24 Ore, dico a loro imprenditori che i lavoratori che tanto voi cercate con assiduità forse non vogliono fare certi lavori, non perché percepiscono il reddito di cittadinanza, ma semplicemente perché o non ce la fanno fisicamente o perché non vengono remunerati correttamente. È inutile che si lamentino che non trovano camerieri o per altre attività stagionali quando gli viene offerto un contratto a tempo parziale quando sappiamo con certezza che fanno minimo 9 ore. Ma poi non paghi, li sfruttano per i 6/8 mesi di contratto senza mai concedergli un giorno di ferie e se poi si ammalano devono andare a lavorare imbottiti di farmaci, magari anche a 60 anni. Ricordatevi che la popolazione invecchia e diventerà sempre più difficile trovare giovani virgulenti disposti a fare le stagioni, ma forse è proprio per questo che vi servono gli stranieri! Se i dipendenti venissero trattati meglio, il rapporto fiduciario gioverebbe ad entrambe le controparti. Non sono così stupido da credere alle verginelle buone che offrono il lavoro perfetto. Per cui il Reddito di Cittadinanza è si un problema ma anche una scusa. Il vero problema è il mondo del lavoro sottopagato e sfruttato per la troppa imposizione fiscale. Capisco che non si può essere competitivi se una piccola impresa ha una tassazione complessiva superiore al 50%, per questo l’unica soluzione è la riduzione del cuneo fiscale. Le grandi imprese tipo Stellantis o Google invece hanno tutt’altra tassazione, quella da braghe calate. Non esistono altre vie, ridurre l’imposizione fiscale sul lavoro, soprattutto ai piccoli imprenditori, poi separare previdenza da assistenza sociale e ridare centralità al reddito da lavoro come elemento portante della famiglia. Bisogna smettere di integrare i redditi con bonus vari perché i redditi da lavoro non sono sufficienti. Abbiamo una sfilza di contributi e bonus da far inorridire chiunque, bonus energia, bonus figli, bonus affitti, bonus disabili, ecc… esiste un bonus per qualsiasi cosa proprio perché i redditi non sono sufficienti. Questo oltre a diventare economicamente insostenibile a medio termine determina tutta quella serie di truffe e di illeciti percepimenti che creano danni diretti ed indiretti a tutta la società. Purtroppo però io non credo che siamo giunti a questo punto per una serie di catastrofici errori. Non posso credere che tutti gli economisti, spesso titolari di cattedre universitarie di economia (un solo esempio Ciampi e Prodi col tasso di conversione lira/euro), i vari migliori banchieri d’Europa che fin qui ci hanno governato e ci continuano a governare siano così stolti da non sapere e non conoscere lo stato economico dell’Italia. Mi pare più un progetto ben architettato, non ti tratta di errori ma di una loro volontà precisa. È veramente difficile credere che si tratti sempre di errori tecnici o di valutazione, altrimenti avremmo il più fallace sistema scolastico e universitario del mondo. Credo che i politici, gli economisti, i banchieri hanno fatto tutte queste scelte in modo consapevole con il progetto preciso di distruggere gli Stati Nazione in nome prima di un europeismo pacifista, per poi sostituirlo con un mondialismo neoliberista. Togliere potere agli stati nazionali con la scusa che la loro classe dirigente sia stolta ed incapace passa come la più normale delle soluzioni per la massa. L’unica cosa che mi rimane da fare è continuare a dire la verità, perché in questa epoca di universale disonestà, dire la verità è un atto rivoluzionario.
G.L.Cerere