Il 31 ottobre 1922 iniziò l’Era fascista durata un ventennio. Quello fascista è stato il governo più lungo nella storia dell’Italia unita, rimanendo in carica dal 31 ottobre 1922 fino al 25 luglio 1943, quando Benito Mussolini si dimise da Capo del Governo; unico “dittatore”, così lo definiscono gli storici, a dare le proprie dimissioni. Il governo mussoliniano durò per un totale di 7.572 giorni (21 anni, 8 mesi e 25 giorni) e fu caratterizzato fin dall’inizio da una natura autoritaria acclamata dal popolo, che via via si accentuò  fino all’instaurazione di quella che venne definita dagli storici, erroneamente, “dittatura”, pur senza divenne mai tirannia. Erroneamente perché il termine “dittatura” implica il fatto di avere un uomo solo al comando ma così in Italia non fu; Benito Mussolini dovette infatti sempre confrontarsi con il re Vittorio Emanuele che approvò o negò ogni proposta del Governo fascista tramutandola in Regio Decreto. Il Governo Mussolini ottenne la fiducia alla Camera dei Deputati il 17 novembre 1922, a seguito della marcia su Roma, con 306 favorevoli, 116 contrari e 7 astensioni. Il 29 novembre ottenne la fiducia al Senato del Regno con 196 voti favorevoli e 19 contrari. Contrariamente a quanto sostenuto da professori e storici imbevuti di ideologia antifascista, fino al 1º luglio 1924 il governo fu composto da esponenti fascisti, popolari, liberali e nazionalisti. Cessò a seguito dell’approvazione dell’ordine del giorno Grandi da parte del Gran consiglio del Fascismo, il 25 luglio del 1943 quando, appunto, Mussolini rassegnò le sue dimissioni da Capo del Governo.

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