Armenia: appello bipartisan dei parlamentari italiani per rilascio prigionieri armeni detenuti all’Azerbaigian. Questa sera in onda su http://www.radiobandieranera.org la conferenza sulla missione umanitaria in Armenia di Sol.Id Onlus, con i volontari Andrea Bonazza e Maurizio De Pace.
(ANSA) – ROMA, 10 DIC – Un appello bipartisan è stato
sottoscritto da 26 parlamentari italiani – da Matteo Salvini
della Lega a Emilio Carelli di Coraggio Italia passando per
esponenti di Forza Italia, Fratelli d’Italia, M5s, Pd e Italia
viva – sulle tensioni ancora aperte nel Nagorno-Karabakh e ai
confini tra Armenia e Azerbaigian, perché “il Governo ponga come
presupposti del rapporto Unione europea-Azerbaigian, nell’ambito
del Partenariato orientale, il rilascio dei prigionieri di
guerra e civili detenuti nel citato Paese a seguito della guerra
del Nagorno Karabakh e successivi scontri e l’abbandono di
retorica provocatoria e militarista a favore di percorsi
costruttivi verso un sincero coinvolgimento in negoziati di
pace”.
In una nota i parlamentari spiegano: “A un anno dalla firma
della dichiarazione trilaterale del 9 novembre, la situazione
nel Nagorno-Karabakh e ai confini tra Armenia e Azerbaigian
rimane tesa a causa del mancato rispetto del cessate il fuoco e
delle incursioni di truppe azere nel territorio sovrano della
Repubblica di Armenia. Ancora oggi, ci sono numerosi prigionieri
di guerra armeni detenuti illegalmente nelle prigioni
dell’Azerbaigian ed emerge da molteplici fonti autorevoli il
fatto che il patrimonio storico-culturale cristiano armeno, nei
territori passati sotto il controllo dell’Azerbaigian, sia in
pericolo. Inoltre, l’Azerbaigian, con il palese sostegno della
Turchia, minaccia di creare, con l’uso della forza, un
‘corridoio’ extraterritoriale che unisca i due Paesi attraverso
il territorio sovrano e internazionalmente riconosciuto della
Repubblica di Armenia”. E si aggiunge: “È peraltro di queste ore
la notizia che il Tribunale internazionale dell’Aja ha emesso
una sentenza in cui chiede all’Azerbaigian di garantire i
diritti dei prigionieri di guerra, di prevenire l’incitamento
all’odio razziale nei confronti della popolazione armena e di
condannare il vandalismo nei confronti del patrimonio storico e
culturale armeno”. Da qui l’auspicio di un intervento del
governo, attraverso l’appello firmato da Enrico Aimi, Paola
Binetti, Stefano Borghesi, Andrea Cangini, Massimiliano
Capitanio, Emilio Carelli, Laura Cavandoli, Giulio Centemero,
Jari Colla, Vito Comencini, Andrea Del Mastro delle Vedove,
Roberto Paolo Ferrari, Paolo Formentini, Niccolò Invidia, Alvise
Maniero, Elena Murelli, Michele Nitti, Giuseppina Occhionero,
Andrea Orsini, Alessandro Pagano, Tullio Patassini, Flavia
Piccoli Nardelli, Catia Polidori, Alberto Ribolla, Matteo
Salvini, Orietta Vanin. (ANSA).
SUA
10-DIC-21 13:50 NNNN