RAVENNA: CASAPOUND CONTRO IL PEDINAMENTO ELETTRONICO DEI POSITIVI
Ravenna, 14 gen – “Invece di pedinare i cittadini, la municipale di Ravenna si impegni maggiormente contro i delinquenti e per risolvere i reali problemi di sicurezza della città”. CasaPound interviene così sulla decisione della polizia locale ravennate di pedinare elettronicamente i cittadini risultati positivi.
“Preoccupa che proprio in Romagna si sia inaugurata una iniziativa così prepotente, inutile al contenimento dei contagi e anche dubbiosa dal punto di vista normativo. Una trovata maldestra, che mette in ombra il vantato spirito di libertà dei romagnoli – si legge nella nota diramata dal movimento della tartaruga frecciata – e rischia, se non fermata in tempo, di tentare altre amministrazioni al controllo asfissiante sui propri cittadini. La comprensibile sensazione che provano moltissimi ravennati è quella di essere sottoposti ad una sorta di abuso che viola i principi di libertà, la tutela della riservatezza e persino la violazione del domicilio in considerazione dei minacciati controlli nel caso in cui qualcuno non dovesse accettare di farsi geolocalizzare. Questo accanimento nei confronti dei positivi, la maggior parte dei quali asintomatici, rischia di spaccare ancora di più l’unità sociale delle nostre comunità, già flagellate dalla odiosa contrapposizione, creata ad hoc dagli ultimi due governi, tra chi aderisce al racconto governativo e chi invece lo mette in dubbio, e di generare un ulteriore incremento di paura ed insicurezza. Che si stia largamente esagerando, attraverso la strumentalizzazione dello stato di positività, lo dimostra lo scontro aperto tra Iss e Ministro della Salute, che vogliono continuare a conteggiare anche gli asintomatici (oltre il 70% dei positivi) come malati e ospedalizzati per Covid, e chi chiede invece di spacchettare i dati per non fornire una immagine falsata del quadro Covid. Un meccanismo burocratico che, tra quarantene, tamponi e odiosi green pass, sta paralizzando scuola, economia e socialità della Nazione. Con un solo avvantaggiato: il governo di Draghi, blindato da quella che non è più un’emergenza ma appare come una necessità governativa”.
“La strumentalizzazione della malattia porta, come nel caso di Ravenna, alla rottura di ogni freno inibitorio. Dalla medicalizzazione perpetua delle esistenze alla loro messa in cattività il passo potrebbe essere velocissimo. La stessa rapidità – conclude la nota di CasaPound – con la quale il Pd, che prima si diceva inclusivo, popolare e per le libertà allargate, oggi è diventato un’entità sociopatica che sguinzaglia la propria polizia locale a pedinare da remoto i cittadini, anziché lavorare per la loro reale sicurezza, ad esempio pattugliando maggiormente le strade dove, come l’altra sera sulla Ravennate, si susseguono furti senza sosta”.