La rubrica di PostaCerere
Se c’è una cosa che ho capito in tutti questi anni è che quando non riesco a capacitarmi su un argomento di politica locale, comunque succede raramente, ascolto quello che dice la SVP, guardo cosa fa la SVP e poi penso e faccio il contrario. Potrebbe sembrare una soluzione semplicistica e banalmente settaria, difatti lo è, ma lo è proprio perché la SVP è banalmente settaria. Ovviamente tale modo di relazionarsi alla conoscenza non l’ho inventato io. Platone con la sua dialettica faceva la stessa cosa molti secoli fa. Insomma se vi dovesse sorgere un dubbio su una qualsiasi cosa, dovete far interagire le due tesi e i due princìpi contrapposti come strumenti di indagine per arrivare alla verità. Io non faccio altro che semplificarlo, perché le argomentazioni della controparte le conosco già, tutto qui. Non è uno strumento infallibile, ma un semplice canovaccio cognitivo (una specie di LAD Chomskyana) che aiuta a semplificare e velocizzare il ragionamento. A parte la verità storica, per fare un esempio pratico, tutti gli esponenti SVP dicono sempre rivolgendosi ai loro sudditi come sudtirolesi, io invece come altoatesini di lingua tedesca o altoatesini di lingua italiana, e non sapete questo come li fa incazzare. Oppure quando parlano di Südtirol, io dico Oberetschland e questo li fa incazzare all’inverosimile. La differenza sostanziale però è che io non sono nulla, invece loro utilizzano gli strumenti dell’amministrazione pubblica per fare questo. Sfogliatevi tutte le pubblicazioni dell’ASTAT e alla traduzione di Südtirol non troverete Alto Adige, ma bensì Provincia di Bolzano. Un semplice refuso? No! Insomma le responsabilità della politica di governo altoatesina sono evidenti e sotto gli occhi di tutti, ma vi hanno talmente abituato che non ve ne rendete conto. Un altro esempio, la giunta SVP-Lega ha in programma di tagliare 40 milioni alla sanità. Non ci vuole un genio per capire che soprattutto in questo periodo invece di fare tagli lineari bisognerebbe eventualmente ricalibrare le voci di spesa nel bilancio della sanità pubblica locale. Poi mentre tagliano la sanità pubblica danno contributi a fondo perduto ai gestori degli impianti di risalita per lo sci invernale, a causa del caro energia. Mi sembra di assistere ad una farsa teatrale se non fosse tutto vero. Prima si finanziano gli impianti di risalita con fondi pubblici, in luoghi dove si sa che con i cambiamenti climatici non scenderà un fiocco di neve neanche a morire. Allora sempre con soldi pubblici si rifinanzieranno sempre gli stessi gestori per l’innevamento artificiale. Poi si rifinanzierà per l’ammodernamento degli stessi impianti oramai diventati obsoleti, e adesso col caro energia gli si da un bonus per il caro bollette. Insomma fare l’imprenditore coi soldi altrui sembra poi essere proprio difficile visto che si continua a batter cassa. Predicare il neoliberismo, come fa la SVP, e poi coi soldi pubblici aiutare le lobby amiche mi sembra che sia il vero sport invernale col marchio Südtirol. Infine visto che ci piace l’autolesionismo, col nuovo settennato di Mattarella che dopo aver dato la grazia ad un terrorista, senza che abbia mai scontato un giorno di carcere, come ultimo atto di clemenza, non aspettiamoci nulla di ragionevole che possa arrivare dal governo centrale. Siamo ufficialmente passati dalla stagione del terrorismo a quella del turismo. Li vediamo marciare coi loro grembiulini, in divisa, coi pifferi o quel che hanno, sono pittoreschi con i loro accenti, simpatici e divertenti per il turista, ma pragmatici e settari con gli altoatesini di lingua italiana che vivono in questa terra. Non bisogna mai farsi ingannare dalle apparenze come sono sempre stati capaci di fare. Mi ricordo che Giorgio Almirante ci ammoniva sempre col ricordarci che i tirolesi sono riusciti a farsi passare da vittime del Anschluss, del pangermanismo e dall’adesione al nazismo come se fossero stati obbligati, lo ripeteva in continuazione ricordatevelo sempre, anche col terrorismo. Adesso il governo Draghi debole e senza consenso popolare calerà le braghe nelle ultime questioni all’ordine del giorno sulle norme di attuazione dello statuto di autonomia nella commissione dei 6: toponomastica, prelievi fiscali ed energia. Bene queste nuove norme di autonomia e di nuovi diritti alla comunità di lingua tedesca sono ulteriori forme di cedimento dell’Italia, come se anch’essi non fossero cittadini italiani a pieno titolo tenuti ad osservare le leggi dello Stato Italiano.
G.L.Cerere