la rubrica di PostaCerere 

Da qualche settimana nel panorama politico nazionale è nato un nuovo partito che si definisce sovranista: “Vox Populi”. Ideologo di questo nascente aggregato è il filosofo Diego Fusaro, il cofondatore è l’avvocato e scrittore Francesco Maria Toscano, poi ci sono state altre adesioni recenti come quella dell’avvocato Marco Mori, del giornalista Francesco Amodeo, dell’economista Antonino Galloni, ecc. A livello altoatesino la coordinatrice è la fuoriuscita da Fratelli d’Italia Cristina Barchetti. Nell’attesa che il manifesto politico si trasformi in un programma, il mantra con il quale cercano di fare proseliti è: valori di destra e idee di sinistra. Fin qui mi sembra tutto lineare, si definiscono il primo partito ideologico nell’era post-ideologica. A quale ideologia si riferiscono? Perché superare la distinzione destra e sinistra non è semplice, soprattutto perché in Italia uno ci ha già provato, ma dopo di lui tutte le leggi lo hanno vietato. Allora riformulo diversamente la mia domanda, cosa intendono con valori di destra e idee di sinistra? Alla francese uno potrebbe interpretarlo come la Nouvelle droite del filosofo Alain De Benoist incarnato dal lepenismo, all’italiana non lo so proprio. Anche perché se uno parla di valori di destra bisogna ricordarsi che l’Italia è stata per storia e tradizione la nazione che ha avuto un impero e ha fondato il fascismo. Allora mi domando cosa intendono veramente con valori di destra? Non vorrei mai, che fosse semplicemente una strizzatina d’occhio. Se intendono con destra esclusivamente l’uscita dall’Unione Europea e dall’Euro vorrei ricordare che anche Marco Rizzo del Partito Comunista lo dice, ma non mi sembra proprio che incarni i valori della destra. Quello che posso dire con certezza invece è che tutti gli aderenti hanno avuto più o meno partecipazioni promiscue in diverse collocazioni partitiche come militanti oppure come semplici sostenitori, per fare un solo piccolo sunto: M5S, DC, FdI, PCI, LEGA, PSI, ecc, insomma un bel groupage. A mio avviso adesso è prematuro esprimere un giudizio, si possono solo descrivere i fatti. I fatti ci insegnano però che sono sempre esistite in Italia nuove formazioni partitiche, che hanno di volta in volta acquisito consenso politico di protesta a destra e a sinistra, ma poi lo hanno anche costantemente disattivato. Gli ultimi due esempi sono stati la Lega e il M5S. Da movimenti di protesta si sono istituzionalizzati disattivando non solo la protesta, ma anche le idee che le persone sostenevano. Vi ricordate la parola d’ordine di entrambe i movimenti era quella di uscire dall’Unione Europea e poi dall’Euro, alla fine entrambe si sono rimangiate la volontà dei loro elettori. Basta magliette di Salvini e di Di Maio con la scritta No Euro. Si sono adeguati all’unico maistream moderno del neoliberismo. Che fine farà Vox non lo so, vediamo come si svilupperà elettoralmente e poi ne sapremo di più. Comunque io rimango perplesso come differenti ideologie, da quelle socialiste di Mori a quelle marxiste di Fusaro per passare a quelle democristiane di Galloni, possano rimanere sotto un unico ombrello. Come sempre quando si andrà a riempire di contenuti prevarranno sicuramente solo alcune linee, anche questo è un fatto. Intanto io non posso che augurare buon lavoro nella speranza che il Vox Populi si trasformi in Vox Dei.

G.L.Cerere

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