Trento, 15 dicembre – In Trentino è stato bello vedere come si sia mantenuta la tradizione delle “strozeghe”. Si tratta di barattoli di ferro legati ad un filo che vengono trascinati dai bambini in giro per il paese, in modo da aiutare Santa Lucia, martire cieca della religione cristiana, a trovare i pargoletti per potergli consegnare dolciumi.

Questa ricorrenza ha radici molto più antiche di quanto si possa pensare però: infatti durante il Soltizio d’inverno, la notte più lunga dell’anno, le persone solevano costruire delle catene con campanacci di animali e paiuoli di ferro e rame per spaventare gli spiriti maligni che avrebbero approfittato delle tenebre per invadere la terra.

Il cristianesimo ha poi ripreso questa usanza, spostandola dal ventun dicembre al dodici, e donandole un significato positivo trasformando le forze del male che albergano nell’oscurità, in una giovane martire che porta dolci ai bambini.

Vedere come le nostre tradizioni più antiche vengano portate avanti dai giovanissimi, non può che strapparci un sorriso, e portare anche in noi un rinnovato spirito di festa.

Emma Castellucci

(Foto di Lorenzo Degiampietro)

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