Francesco Borgonovo sbarca per la prima volta a Trento e lo fa in una serata dove presenterà il suo ultimo libro “Conservare l’anima, manuale per aspiranti patrioti”.
Giornalista, saggista e attualmente vice direttore de “La Verità”, Borgonovo guiderà lo spettatore in una galassia che sembra lontana, distante anni luce dall’informazione figlia del pensiero globalista, dove tutto è diritti sociali ed i doveri diventano opzionali.

“«Patria», oggi, è una parola proibita. Nel mondo sconfinato e senza misura della globalizzazione, l’imperativo è quello di cancellare ogni limite, ogni confine, ogni legame con il passato. La legge ferrea del nostro tempo è l’immunità, che è il contrario della comunità: siamo destinati a essere individui soli, isolati, in balia di forze più grandi alle quali ci viene chiesto di sottometterci. Ma non tutto è perduto: una rivoluzione è ancora possibile. Conservare l’anima è un manuale rivolto a chi non ha intenzione di arrendersi, a chi non si rassegna a obbedire, a chi è intenzionato a contrastare il pensiero dominante. A queste persone spetta il compito di difendere quello che abbiamo di più importante e di più sacro: il patrimonio lasciato in eredità da chi ci ha preceduto. Un patrimonio che va coltivato, preservato e passato alle generazioni che verranno, in modo da mantenere viva l’anima del popolo italiano. Di questi tempi, dichiararsi ribelli va molto di moda, ma quella che viene proposta è una ribellione plastificata, è un invito a dare libero sfogo al desiderio selvaggio. Il vero ribelle, invece, deve diventare un rivoluzionario, non deve aver paura di sfidare i luoghi comuni, non deve temere di pronunciare parole considerate pericolose. Il vero ribelle, oggi, non può non essere un patriota. Prefazione di Marcello Veneziani”.

L’appuntamento è per domenica 28 novembre alle ore 18 presso la sala del teatro “Gigi Cona” a Gardolo in via Soprasasso, 1.

Articolo precedenteAperta la campagna abbonamenti 2022 del Primato Nazionale
Articolo successivoDanzando nel cratere del vulcano con Mishima, intervista a Federico Goglio

Lascia un commento

Per favore inserisci un commento
Per favore, inserisci qui il tuo nome