Bolzano, 19 febbraio – Una strana mail è giunta nelle ultime ore agli indirizzi di posta elettronica dei vari consiglieri comunali e provinciali di Bolzano, inviata da un misterioso indirizzo che riporta la dicitura “guerrillamail”. Di seguito riportiamo integralmente il contenuto di questa lettera, ma senza avere le prove effettive della sua veridicità, a parte l’evidente situazione di “guerra fredda” tra le faide interne alla stessa Lega e alcuni gruppi di potere finanziario che, negli ultimi anni, in città stanno facendo il bello e il cattivo tempo.
“In queste ultime settimane è scoppiato il “caso Masocco” dove sono stati diffusi degli audio e delle conversazioni che di fatto erano private perchè facevano parte di conversazioni interne al gruppo giovani della Lega.
E’ scoppiato il caso mediatico dove il giovane è stato letteralmente perseguitato e mediaticamente linciato a furor di popolo per un audio di circa un anno fa, registrato in un momento di goliardia ed, aihmè, anche di bevute, tra persone che lui riteneva amiche. Parliamoci chiaro, lui non ha mai avuto intenzione di violentare la DJ, ed anche se in modo inappropriato, ha confessato goffamente e purtroppo in modo offensivo il fatto che a lui piacesse tale ragazza. Queste sono cose di tutti i giorni, i ragazzi d’oggi si esprimono sopra le righe.
Con questo non si vuole giustificare ciò che ha detto; con questo si vuole solo chiarire le circostranze e concedere delle attenuanti ad un ragazzotto che comunque si è per anni esposto personalmente per il suo credo. Masocco ha fatto politica per la gente e si è impegnato per portare avanti le sue idee. Tutto il suo lavoro ed il suo impegno é stato messo in secondo piano per pochi secondi di registrazione che non dovevano finire pubbliche.
Gli appena descritti fatti sono oramai di pubblico dominio, però la gente, a rigor di trasparenza, dovrebbe sapere più di questo. Dovrebbero sapere la verità!
La verità è che Masocco è il capro espiatorio di un gioco di potere ed interessi che oramai attanaglia la nostra provincia da molto tempo.
I fatti veri e completi del “caso Masocco” sono altri e molta gente li conosce, ma nessuno osa parlarne temendo ritorsioni.
Innanzitutto la registrazione che è stata pubblicata dal Tageszeitung è incompleta e quindi, di per se, un falso. Non è chiaro chi sia stato a fare il taglio dell’audio, se i giornalisti o colui che l’ha diffuso; l’unica cosa chiara è che è stato tagliato per evitare che trapelasse il nome di colui che lo ha diffuso.
L’audio completo dice: “Pietrino, vieni allo Juwel che c’è una figa da violentare, adesso ti mando una foto porco Dio”.
Adesso le domande che sorgono spontanee sono: perchè qualcuno si è preso la briga di tagliare la parte iniziale ” Pietrino” e di diffondere tutto il resto? Perchè diffondere l’audio e chi è “Pietrino”?
La persona che ha diffuso l’audio è proprio colui a cui Masocco si rivolgeva nell’audio, tale “Pietrino”. Questo, per non essere coinvolto nello scandalo, ha diffuso l’audio tagliando il suo nome, proteggendo se stesso ed esponendo Masocco al linciaggio mediatico.
Ma chi è questo “Pietrino” allora? Tutti noi conosciamo “Pietrino”! Pietro “Pietrino” Capone, già noto per lo scandalo dei messaggi di settembre 2018, è l’assistente/confidente del commissario della Lega ed assessore provinciale Massimo Bessone.
Già da tempo la Lega Alto Adige è vittima di lotte intestine innescate soprattutto da lobbisti mossi da interessi privati.
La corrente Lega Alto Adige di cui fa parte Masocco non si è piegata ai voleri di questi interessi privati e quindi ora è costantemente sotto attacco.
Masocco è stato screditato e cacciato dal Consiglio Comunale per evitare che potesse ostacolare i piani di questa gente.
Ci troviamo di fronte ad una cospirazione con al centro interessi per moltissimi milioni di euro, investimenti soprattutto nel campo immobiliare in città di Bolzano, ma non solo.
I nomi dei soggetti coinvolti sono noti a tutti, ma nessuno ne parla e nessuno vuole seriamente indagare.
L’influenza di questi forti interessi privati va a toccare sicuramente un membro Lega della Giunta Provinciale, un membro Lega del Consiglio Provinciale, almeno un membro della Giunta Comunale e diversi membri del Consiglio Comunale di Bolzano. Non tutti sono della Lega.
Non paghi, questi poteri forti hanno condizionato in vario modo le ultime elezioni provinciali facendo in modo che prevalessero personaggi a loro acquiescenti e ponendo le basi per spartirsi strategicamente i posti di sottogoverno e nei CDA.
Masocco è stato esposto al pubblico ludibrio perchè facendo gli interessi della gente, come consigliere comunale sarebbe potuto essere una minaccia.
Per gli addetti ai lavori, politici, imprenditori e giornalisti, credo che quanto scritto non risulti novità”.
Picchio Romano