Uno dei libri che ha riscosso maggior successo all’interno della cosiddetta area di destra, in questo 2021 appena trascorso, presentato un pò in tutta Italia non senza polemiche dei censori sinistri, è sicuramente “La Morale Sinistra – il vero volto dell’antifascismo”, scritto dalla scomoda giornalista Francesca Totolo e pubblicato da Altaforte edizioni. Questo saggio di oltre 280 pagine compie una cronistoria dettagliata sui fatti e misfatti della sinistra italiana dagli Anni di Piombo ad oggi. Dai brigatisti che continuano a lavorare con o dentro le istituzioni fino ai kompagni pluripregiudicati ai quali il PD o altri partiti e associazioni della galassia sinistroide tutt’ora riservano posti di prim’ordine. In tutta questa melma di confermati e riciclati continuiamo a ritrovare poi i soliti ANPI, LGBT e ONG che, oramai è risaputo anche grazie a Francesca Totolo e al suo precedente libro “Inferno Spa” (Altaforte edizioni), lavorano a stretto contatto con scafisti e terroristi islamisti, in un business, quello dell’immigrazione, che ammonta ogni anno a milioni, se non miliardi, di euro. Un business sostenuto nei consessi democratici da nord a sud di questa Italia ostaggio delle sinistre che, troppo spesso con la memoria corta, insiste nel rieleggere chi è già stato condannato per reati che vanno dalla turbativa d’asta alla concussione, dal truccare gare d’appalto allo schiavismo vero e proprio con sfruttamento degli immigrati e arricchimento di noti esponenti territoriali della sinistra. Come in un grande album di famiglia, per usare una citazione dell’amica Francesca, nel libro troviamo la fedina penale di tutti questi signori ad oggi impegnati a farci, appunto, la morale sulle nostre, si badi bene, idee. La Morale Sinistra appunto. Una cattedra di avvisi di garanzia ma dalla quale i paladini di una democrazia intrisa di sangue insistono e riescono a zittire le destre, perennemente quest’ultime schiacciate da non si sa bene quale peccato originale del proprio passato. È una sinistra che comanda politica, istituzioni, magistratura, cultura e media, quella italiana. Come in un vecchio romanzo orwelliano non la si può criticare né condannare. Ma tra la massa informe di chi continua a spalleggiare, sostenere, o piegarsi ai perentori diktat di questa neo-dittatura, per fortuna esistono ancora uomini e donne come Francesca Totolo che, nonostante le molteplici minacce e la repressione di uno Stato schiavo delle sinistre, continuano a scrivere e divulgare le verità più scomode nascoste dal mainstream. Ancora una volta: grazie Francesca per questa tua arma di conoscenza e ribellione che ci doni per le nostre menti e le nostre librerie.
