Immigrazione fuori controllo, CasaPound Italia espone duro striscione contro il Governatore della Sicilia.
Palermo, 10 giugno – “Musumeci, Sicilia ventre molle d’Europa. Basta sbarchi” questo il testo dello striscione affisso ieri sera a Palermo da CasaPound Italia su Palazzo d’Orléans, sede della Presidenza della Regione siciliana, che squarcia il silenzio assordante, soprattutto in Sicilia, attorno al costante e preoccupante aumento di sbarchi: 6000 in più rispetto allo stesso periodo nel 2021, che era già stato un anno da record.
Gli strali piombano diretti sul presidente della Regione Sicilia Nello Musumeci, il quale si guarda bene dall’attaccare e respingere queste politiche dell’accoglienza poste in essere dal Governo centrale, che mirano ad un solo obiettivo: foraggiare un business in mano a pochi, sulla pelle di persone che solo in minimissima parte fuggono da guerre e vessazioni.
“Cosa può mai celarsi dietro l’assenza di una benché minima presa di posizione atta a proteggere gli interessi della Sicilia e dei siciliani? – spiega in una nota il movimento della tartaruga frecciata-. Ancora una volta il governo isolano di centrodestra è solo chiacchiere. In vista delle prossime elezioni regionali in autunno (e in quelle amministrative tra pochi giorni) si è troppo impegnati a stringere alleanze, a litigare, a cercare di mantenere lo status quo, senza capire che così proseguendo le cose chi governerà dovrà affrontare una bomba sociale di dimensioni imprevedibili”.
Un’idea di sviluppo e crescita per la Sicilia non può prescindere dallo stop a questa folle invasione, a questa folle idea che si possa proseguire con questi ritmi. “Nessuna presa di posizione da parte di Musumeci e del suo governo, che non ha ampi margini di manovra ma che avrebbe (volendo) tutto il diritto di alzare la voce verso il Governo Draghi. Questo può solo significare che il problema è altamente sottovalutato o che non si vuole (non si può) affrontare perché gli interessi in gioco sono altissimi e pizzicano gangli che non vanno toccati ?”.
CasaPound non ci sta e in Sicilia resta l’unico movimento che si oppone con forza all’immigrazione clandestina, al suo business e che ribadisce la validità delle proprie argomentazioni anche se unica voce nel deserto.