Bolzano, 29 novembre – In un recente articolo sul quotidiano Alto Adige dal titolo ‘Richiedenti asilo, Kompatscher da Salvini- evitare migrazioni interne’, veniva riportato un sunto dell’incontro tra il Landeshauptmann del Svp e il Ministro dell’interno. Il presidente della Giunta Provinciale ha evidenziato “…che nelle forme attuate il programma SPRAR (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati, ndr) può funzionare…”, inoltre “…In futuro vogliamo puntare ancora con più forza sul programma SPRAR…”.
Bene, adesso però vogliamo cortesemente conoscere i dati.
Per capire se una misura funziona, la stessa dovrebbe essere accompagnata da dati ed informazioni obiettive e complete. Dire semplicemente che ‘tutto è bello e va bene’ è alquanto riduttivo, semplicistico e forse presuntuoso. Si devono fare analisi comparate, analisi costi, benefici, valutazioni sugli investimenti, programmi ante/ex post. Insomma esistono criteri valutativi che permettano di trarre delle conclusioni se partono da informazioni oggettive e non spurie. Solo con questa base dati si possono fare considerazioni corrette, magari anche intermedie, sull’efficienza e sull’efficacia delle misure fin qui adottate, aprendo così anche la possibilità di un dibattito pubblico.
La trasparenza delle informazioni è fondamentale per la conoscenza. Conoscenza che potrebbe anche confermare le affermazioni del Presidente della Giunta Provinciale, nessuno lo vuole negare, ma nemmeno contraddire. Se il tutto rimane nel limbo di affermazioni estemporanee le speculazioni sono all’ordine del giorno. Per cui non si chiede altro che rendere pubblici i dati degli SPRAR, come si fa con tutti gli altri strumenti contabili della pubblica amministrazione.
G.L.Cerere