Riva del Garda, 8 gennaio – Nei giorni scorsi alcuni sindaci, capeggiati da Leoluca Orlando, sindaco di Palermo, hanno dichiarato che disobbediranno al DDL sicurezza voluto dal ministro degli interni Matteo Salvini.
Tra questi anche i primi cittadini di Arco e Riva del Garda, noti tra l’altro, per non aver mai dato battaglia o disobbedito ad alcunché, per tutelare i propri concittadini, asservendosi in maniera quasi totale ad ogni decisione calata dall’alto, per esempio dalla scorsa giunta provinciale sulla chiusura del punto nascita di Arco o nel fermare la costruzione del tanto contestato supermercato MD che a breve prenderà forma a Riva, indebolendo così ulteriormente il già difficile momento che vivono i piccoli commercianti locali.

La risposta dei sindaci alle varie problematiche del territorio, sollevate da molti consiglieri comunali e da molti residenti, anche tramite i social media, sono state sempre: ”come amministratori responsabili dobbiamo rispettare le leggi altrimenti si rischiano sanzioni”, quindi assolutamente in controtendenza alle recenti dichiarazioni sul DDL sicurezza.
Ma perché questo!? Semplice perché a Riva e ad Arco sarà quasi impossibile che ci sia l’eventualità di applicarlo, poiché sono zone con un bassissimo tasso di immigrazione e quindi la risposta che ci diamo, è che sia tutta una trovata per ricompattare una sinistra uscita travolta anche nell’Alto Garda dalle ultime due tornate elettorali, tutta propaganda insomma, per coloro che continuano ad attaccare la Lega di fare campagna elettorale.

Matteo Negri

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