Bolzano, 14 gennaio  – La Tampon Tax è l’imposta IVA al 22% che grava sui prezzi degli assorbenti, considerati come beni di lusso. Ma avere il ciclo non è certo un lusso nè tantomeno una scelta come può essere quella discutibile di cambiare sesso; anche con un operazione chirurgica a Casablanca infatti, transessuali e simil-gender non riusciranno nell’obbiettivo di trasformarsi in una donna vera. Quello può farlo solo madre natura e la madre biologica.

Gli assorbenti non sono un semplice accessorio o un capriccio, ma sono bensì una necessità per ogni donna. Con una petizione lanciata sul sito “chance.org” Onde Rosa Italia chiede che la Tampon Tax sia abbassata al 4% e che quindi gli assorbenti vengano considerati beni di prima necessità. Tra i sottoscrittori della raccolta firme virtuale ci sono diversi rappresentanti politici, dai parlamentari grillini fino ad arrivare anche ad alcuni esponenti di CasaPound, per un totale di quasi 130mila firme raccolte in pochi giorni.

Se ora pure i tartufi sono tassati al 5% come bene di prima necessità, viene spontaneo chiedersi come mai un assorbente non abbia lo stesso regime di tassazione. Il costo degli assorbenti non è un problema che riguarda esclusivamente le donne ma è un problema che coinvolge tutta la famiglia, il mondo del lavoro, della scuola e dello sport, uomini compresi.

Per firmare la petizione basta cliccare sul link: https://www.change.org/p/stop-tampontax-il-ciclo-non-%C3%A8-un-lusso-mef-gov-giuseppeconteit-giuliagrillom5s/psf/promote_or_share

Andrea Bonazza

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