Bolzano, 27 marzo – A due settimane di distanza dalla precedente operazione a tutela del Made in Italy, oggi c’è stato un altro maxi sequestro di speck in Alto Adige da parte dell’Arma. Più di 13 tonnellate di prodotti e un milione di etichette marchio “Südtirol” sono state confiscate dai carabinieri perché non corrette per la tutela dei consumatori. Il Reparto Tutela Agroalimentare di Parma, unitamente alle forze territoriali e alla Asl di Merano, nella data odierna hanno sequestrato 5.000 confezioni di carrè di maiale per un totale di 540 chili e 182.323 etichette targate “made in Italy” ma prodotte all’estero, precisamente in Austria, per essere destinate al mercato internazionale. La bandiera Tricolore riportata sulle confezioni sarebbe stata quindi usata in modo irregolare. Sono stati confiscati inoltre 4.000 chili di prodotti di carne semilavorati per würstel, in quanto senza tracciabilità alcuna, 60.000 confezioni di pancetta e carrè stagionati pari a 8.637 chili e 1.540.150 etichette per indebita evocazione all’indicazione geografica protetta “Südtiroler Speck Alto Adige Igp”. I responsabili delle note aziende sono stati denunciati per vendita di prodotti industriali con segni mendaci con particolare riferimento alla tutela del Made in Italy.

In una provincia che vanta l’eccellenza alimentare, facendo pagare i prodotti “made in Südtirol” fior di quattrini, in meno di un mese sono stati ben 2 gli scandali che hanno colpito il settore. Una vergogna per l’intera regione e per una nazione, quella italiana, che fatica ogni giorno per risollevarsi davanti all’Europa e difendere il made in Italy in un era sempre più finta e globalizzata.

Andrea Bonazza

1 Commento

  1. Ed ecco che anche Merano sta perdendo punti……e anche tanti direi.
    Prezzi (per tutto) alle stelle.
    Per che cosa poi, l’aria sana? Mah.
    Ci vorrebbero molto più controlli, controlli ed ispezioni approfondite.
    Ci vuole poco e notare esercizi pubblici come bar, ristoranti, alberghi in condizioni da chiusura immediata.

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