Bolzano, 21 giugno – Torna questo fine settimana a S.Giacomo di Laives, la nona edizione torneo di calcio a 10 squadre “Grazie Mattia”, evento erede del “Forza Mattia”, il popolare torneo sportivo organizzato da Francesca Fiori in ricordo del fratello prematuramente scomparso.
Il torneo, che offre ai partecipanti anche cibo e bevande, da anni aiuta per beneficenza l’associazione sportiva degli Yankees, squadra composta da ragazzi disabili e con la sindrome di down, che danno un grande contributo di sorrisi e speranza ai partecipanti.
Quel maledetto 1 marzo del 2007 Mattia non stava bene, un ragazzo come tanti, 1.80cm, fisico sportivo e con un sorriso che contagiava tutti. Il dottore gli prescrive un banale antibiotico, uno di quelli che si danno anche ai bambini, per un’infezione alle vie urinarie. Mattia torna a casa ed assume l’antibiotico, che aveva già preso in passato, come da istruzioni, mentre aspetta il suo amico di una vita, Mirko, per passare un po’ di tempo insieme. Mattia ha 23 anni e non può immaginare che la sua vita sta per finire mentre lui fa un gesto che dovrebbe farlo stare meglio. L’antibiotico infatti causa  uno shock anafilattico, Mattia si sente soffocare, chiama il 118, ma l’operatore non invia né l’auto con medico d’urgenza né i pompieri per aprire la porta. Infatti, all’ascolto in un secondo momento della registrazione della chiamata, si capisce che Mattia sta soffocando e sviene prima di arrivare ad aprire la porta. Il ragazzo dice di essere solo a casa, la mamma si trova a Modena a trovare la sorella ed il nipotino di 17 mesi, ma nonostante viene inviata una “normale” ambulanza.
Arrivano i soccorsi, ma perdono 20 interminabili minuti sotto casa, lo richiamano sul cellulare perché non risponde al citofono, aspettano i pompieri per aprire la porta e la polizia… quando i medici entrano in casa Mattia è in arresto cardiaco, lo rianimano 1,2, 3 volte… il cuore è forte, il ragazzo è giovane e torna il battito, ma l’ossigeno è mancato per oltre 20 interminabili minuti o forse meno, non si saprà mai. Mattia era solo e, forse, se i soccorsi corretti fossero arrivati subito…
Ma questa è un’altra storia, perché da qui Mattia è stato “restituito” alla famiglia in coma vigile, un coma dal quale non si sveglierà mai più, accudito giorno dopo giorno dai genitori e dalla sorella che torna a vivere a Bolzano. Dopo 7 lunghi anni in cui Mattia ci ha insegnato cosa sia la sopportazione del dolore, perché le persone in coma sentono… eccome se sentono, l’amore incondizionato, l’aggrapparsi alla vita.
Mattia se ne è andato… mamma e papa’ erano li, proprio nel momento in cui si davano il cambio giornaliero, come se lo sapesse, come se volesse essere con loro, tutti insieme, un’ultima volta.
In suo nome ogni anno la sorella Francesca organizza un torneo di calcio per raccogliere fondi per una squadra di ragazzi e ragazze disabili e con sindrome di down, persone che ancora oggi lottano per vivere ogni giorno con dignità, quella che la malattia ti toglie.
Gli organizzatori ringraziano per il sostegno GOLD & CASH gioielleria compro oro, PIVERT store abbigliamento casual made in Italy, DEVELEY Italia e die Goldwaage.

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