Bolzano, 11 giugno – con 23 voti favorevoli di maggioranza e 15 contrari di opposizione, ieri sera il Consiglio comunale di Bolzano ha approvato il bilancio consuntivo 2019.

Tra i 15 voti contrari – sempre molte le assenze in aula del centrodestra – ci sono stati anche i “no” dei tre consiglieri di CasaPound che, se da un lato plaudono al lavoro degli uffici della contabilità comunale e alle capacità del Sindaco di far quadrare i bilanci, dall’altra attaccano la giunta su tematiche legate alla crisi economica dovuta al Covid19 e al clientelismo politico coltivato con l’associazionismo.

“Si è continuato a finanziare politiche che non condividiamo per niente – ha comunicato in nota CasaPound Italia – soprattutto in un periodo grave come questo a causa dell’emergenza Coronavirus”.

“La giunta comunale avrebbe avuto la possibilità di abbassare le aliquote IMI per i cittadini ma, ancora una volta, si è preferito frugare nelle loro tasche – in molti casi ancora in attesa della cassa integrazione o degli aiuti statali – per dirottare le risorse al solito parco giochi della sinistra e della SVP” ha commentato a caldo Maurizio Puglisi Ghizzi.

“Una vecchia ma gettonatissima giostra di questo parco giochi è sicuramente l’associazionismo, per un 80% legato a doppio filo alla parte politica governante, che di fatto potrà godere di maggiori fondi e agevolazioni rispetto ai nostri commercianti” prosegue duramente il capogruppo delle tartarughe frecciate Andrea Bonazza.

“Dal sociale alle politiche giovanili, passando per la cultura, la giunta comunale che comprende PD, SVP, Verdi e Gennaccaro continua ad annaffiare il fiorente orto delle associazioni dal quale cogliere, principalmente in campagna elettorale (mancano pochi mesi), i frutti di un clientelismo e di una propaganda martellante e nemmeno troppo mascherata negli eventi patrocinati dal Comune e finanziati dalla collettività” continua Bonazza. “Decine di posti di lavoro – o secondo lavoro – per operatori di associazioni stipendiati direttamente dal Comune senza essere dipendenti dello stesso ma, in molti casi, tesserati o attivisti dei partiti che lo amministrano”.

“Troppi punti non condivisibili specialmente nell’uso di risorse che potevano trovare un utilizzo maggiore nel sostegno alle imprese del territorio, ai commercianti ed alle famiglie in difficoltà economica, hanno oscurato i punti positivi di questo bilancio. Si è persa un’occasione per stilare un bilancio che, in questo momento di emergenza, poteva essere più ampiamente condiviso e costruttivo” conclude il gruppo consiliare di Cpi.

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