Bolzano, 14 giugno  – Mentre in molte città italiane (a Bolzano in piazza Walter) si sono tenute le manifestazioni della sinistra per il Black Lives Matter per protestare contro Trump a 5 mesi dalle elezioni, manifestazioni promosse dal Partito Democratico USA, dalle sigle Antifa e della galassia di associazionismo legato a Soros, sono tornate invece ieri in piazza, per il settimo sabato consecutivo, le Mascherine Tricolori nella loro avversione alle politiche economiche del governo italiano (PD-M5S) di Giuseppe Conte che stanno piegando le famiglie e i lavoratori italiani. A Bolzano decine di manifestanti sotto il Monumento alla Vittoria.

“Sono passati più di tre mesi dall’inizio dell’emergenza sanitaria e la nostra pazienza è finita! – hanno esclamato nelle piazze italiane le Mascherine Tricolori  – L’Italia sta affrontando una crisi economica e sociale senza precedenti, ma il peggio deve ancora arrivare. Fallimenti, povertà, milioni di disoccupati: questo è lo scenario che ci aspetta da qui a pochi mesi. E in tutto questo Giuseppe Conte cosa fa? Continua con le promesse, i falsi annunci, rivendica come un grande risultato il bonus per i monopattini, o i debiti contratti con l’Unione Europea in cambio di riforme lacrime e sangue”.

“Siamo lavoratori, imprenditori, disoccupati, commercianti, partite Iva, genitori – continuano i manifestanti – Siamo quelli che ancora aspettano la cassa integrazione, gli aiuti, i finanziamenti a fondo perduto. Siamo quelli che non sanno se, come e quando riusciranno a riaprire la propria attività, o se avranno ancora un posto di lavoro. Siamo quelli che vogliono sapere quale sarà il futuro dei nostri figli, che leggono con terrore le dichiarazioni di un ministro incompetente come la Azzolina. Perché il resto dell’Europa è pronto a ripartire e noi stiamo ancora discutendo di gabbie in plexiglass, di turnazioni improponibili o di mascherine obbligatorie per i bambini? Siamo quegli italiani che si sono comportati in maniera esemplare durante l’emergenza sanitaria, ma che nonostante questo vengono ancora multati e spesso additati come untori dal governo”.

“Noi chiediamo una sanatoria per tutte le multe elevate durante l’emergenza sanitaria, lo stop alle tasse per le imprese per tutto il 2020, soldi a fondo perduto erogati direttamente dallo Stato senza passare per le banche, liquidità immediata per le famiglie e le fasce più deboli della popolazione, un piano di intervento straordinario per salvare il settore del turismo che rischia letteralmente di scomparire, aiuti massicci e regole meno stringenti per bar, ristoranti, palestre e tutte quelle attività che rischiano di chiudere prima ancora di riaprire, un piano per far ripartire veramente la scuola e garantire una formazione. E pretendiamo che lo stato d’emergenza non venga prolungato per altri sei mesi. Non saremo più disposti ad accettare limitazioni della nostra libertà e la sospensione dei nostri diritti fondamentali”.

“Non vogliamo più delegare il nostro futuro. Né al governo, né alle task force dei vari Colao, quelli che con la scusa dell’emergenza vogliono limitare ulteriormente il contante per fare un favore alle banche. O che con la scusa della “parità di genere” vogliono imporre l’educazione gender ai nostri figli. Le task force devono togliersi di mezzo, questo governo deve andare a casa, la parola deve tornare al popolo. Non resteremo a guardare mentre questi incompetenti, questi traditori, faranno a pezzi la nostra Nazione. Noi combatteremo per difendere il futuro dell’Italia. A breve organizzeremo una grande manifestazione nazionale per far sentire ancora più forte la nostra voce. Perché ribellarsi oggi è un dovere. Viva la libertà. Viva l’Italia!” Hanno concluso i manifestanti.

 

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