Roma, 17 giugno – Questa settimana la Commissione Giustizia della Camera dei deputati potrebbe approvare il testo base della legge contro l’omotransfobia. A luglio il progetto arriverà in Aula alla Camera.

Provita e Famiglia sostiene che nonostante le apparenze – i progetti di legge contro l’omotransfobia sono pericolosissimi per la libertà di tutti. I reati di “istigazione alla discriminazione per motivi fondati sull’orientamento sessuale o sull’identità di genere” potrebbero applicarsi anche al docente che insegna che i sessi sono due e non modificabili; al sacerdote che predicasse sull’etica sessuale; all’associazione che promuovesse una petizione per il diritto dei bambini ad avere una mamma e un papà.

Firma e condividi la petizione!

Ma non è tutto: la legge contro l’omotransfobia potrebbe distruggere persino i diritti delle donne…

Come è possibile? I progetti di legge intendono punire chi non rispetti l'”identità di genere”: questo significa che chiunque “sente di essere una donna”, anche se è chiaramente di sesso maschile, andrebbe trattato come una donna… altrimenti potresti essere punito per istigazione alla discriminazione fondata sull’identità di genere (cioè transfobica)!

Ad esempio, le donne non si potranno opporre all’ingresso negli spogliatoi, nei bagni o nelle carceri femminili di maschi transgender che si auto-dichiarano “donne”.

Anche la madre di Harry Potter, J.K. Rowling, pochi giorni fa, si è apertamente schierata contro il transgenderismo e la nozione di “identità di genere”, denunciando i pericoli che corrono tutte le donne «quando apri le porte dei bagni e degli spogliatoi a qualsiasi uomo che crede di essere o si sente una donna»Eppure, la legge anti omotransfobia obbligherebbe tutti a trattare un maschio “che si sente donna” come una donna vera.

Se è donna un maschio che “si sente donna” non si capisce nemmeno più cosa sia essere donna! Il termine “donna” diventa indefinibile e quindi si rischia di distruggere nel lungo periodo qualsiasi diritto delle donne.

“Queste conseguenze intollerabili per la libertà di tutti e per la sicurezza delle donne diventeranno realtà se non ci opponiamo ai progetti di legge contro l’omotransfobia…” continua Provita e Famiglia. Perciò, “ti invitiamo a firmare e condividere la petizione per chiedere ai Presidenti del Consiglio e della Camera di non approvare la legge “bavaglio” anti omotransfobia”.

Inoltre, oggi puoi fare ancora di più: ti invitiamo a contattare il numero della presidenza del consiglio (06.6779.1) per esprimere il tuo disappunto sulla circostanza che i progetti di legge anti omotransfobia, pericolosi e discriminatori nei confronti delle donne, siano già in fase di approvazione alla Commissione e calendarizzati per il mese di luglio, mentre l’Italia versa in una crisi senza precedenti! 

Le Istituzioni devono essere consapevoli che i cittadini non sono disposti a subire norme pericolose e ideologiche, specialmente in questi momenti di crisi nei quali le priorità dovrebbero essere altre!

Conclude Provita e Famiglia

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