A sign that says "More Political Correctness Ahead."

La rubrica di PostaCerere 

Bolzano, 29 giugno – Dopo la fase di stop elettorale a causa del Covid 19, i giochi elettorali si stanno definendo. A Bolzano il candidato in quota Lega e centrodestra classico è Zanin Roberto; centro/centrosinistra, l’uscente Sindaco Renzo Caramaschi; la SVP proporrà quasi sicuramente il già vicesindaco Luis Walcher. Uno di questi tre diverrà sicuramente il prossimo sindaco di Bolzano. La cosa che come sempre mi deprime di più è come il centrodestra insegua sempre la SVP come papabile alleato. Capisco se lo fa il centrosinistra, visto che sono stati per innumerevoli lustri alleati sia in Provincia che in Comune a Bolzano, ma che il centrodestra continui a perseverare con questa litania mi delude. Poi oggi a maggior ragione, visto che il Team K presenterà una propria lista a Bolzano, dovrebbe rendere ancora meno appetibile il partito degli albergatori, dei contadini e degli imprenditori Made in South Tyrol. Si perché se non lo avessero ancora capito i diversi entourage, la SVP ha perso decine di migliaia di voti tra le diverse anime del mondo di lingua tedesca e ora rappresenta solo una parte del medesimo elettorato. Non è più il Sammelpartei di Magnago o Durnwalder ma, semplicemente, un partito neoliberista di comodo e secessionista per semplice opportunità di facciata. Insomma; gli attori del mondo politico di lingua italiano ancora una volta non stanno facendo nulla per soverchiare lo status quo attuale per paura di alzare lo scontro tra le due anime linguistiche di questa terra. Fin quando il dio denaro terrà unità questa diversità, allora è meglio non alzare il coperchio anche se a rimetterci sono solo e sempre gli stessi, ma quando il flusso di moneta non arriverà più da Roma allora tutti saranno pronti ad urlare al lupo al lupo, anzi colpa della Lupa Imperiale. Proprio per questo la SVP in questo momento si sta avvicinando al governo M5S-PD per accettare il MES con tutto quello che ne consegue. Il centrodestra in tutti questi anni, quando era fuori dai giochi di potere, non ha mai voluto cercare lo scontro per paura di vedersi additare come un partner non idoneo al governo di questo territorio, i soldi fanno sempre gola a tutti. Questa debolezza ha fatto si che l’elettorato di destra pian pianino si astenesse o si adeguasse al pensiero unico del mondo della sinistra neoliberista. Ma quello che ancora è peggio è che al di fuori di Bolzano, Merano e Laives non esiste un progetto di destra a difesa della comunità italiana di questa terra. Nessuno si è mai preoccupato della difesa delle piccole comunità disperse tra le centinaia di piccoli comuni dell’Alto Adige se non un noto movimento nazionalista italiano dal quale i moderati vedono bene di tenersi alla larga. Non sono mai state presentate liste classiche o delle liste civiche; tutti i partiti di centrodestra per paura di fare brutta figura, si sono astenuti a prescindere. Chi ha mai visto un partito di lingua italiana presentarsi per le elezioni comunali a Nalles o puta caso proprio a Fiè allo Sciliar. Chi si vuole differenziare da questa omologazione del pensiero Black Lives Matter deve perlomeno provarci. I simboli sono importanti anche nella sconfitta. Spero tanto che il livello dello scontro politico si alzi, perché se altrimenti tutto rimanesse come è adesso, la lunga agonia della comunità di lingua italiana continuerà fino alla sua totale estinzione.

G.L. Cerere

Lascia un commento

Per favore inserisci un commento
Per favore, inserisci qui il tuo nome