Padova – 14 aprile. “Il genere non è un’opinione.”, queste le parole che campeggiano sulla gigantografia affissa dai militanti del Blocco Studentesco Padova presso il liceo Cornaro, istituto che sta lavorando per rendere “inclusivi” i gabinetti.

“Nel contesto di generale disfacimento dell’istruzione pubblica italiana – inizia la nota diffusa dal Blocco Studentesco Padova – le fesserie politicamente corrette spuntano come funghi, trovando anzi il proprio miglior terreno di coltura nella pervasiva spoliticizzazione degli studenti.”

“Spacciare per battaglia di civiltà – prosegue la nota – la rimozione dei cartelli con le diciture: ‘maschi’ e ‘femmine’ dagli ingressi dei bagni è indicativo di una visione del mondo fallimentare, ridicola e demenziale: mentre ci si affanna a rendere i gabinetti ‘transgender’ piuttosto che ‘non-binary’ (o chissà quale altra urticante definizione presa in prestito dai gender studies anglosassoni) spesso e volentieri si tralascia che negli stessi gabinetti mancano sapone e carta igienica, a volte addirittura l’acqua calda.”

“Tutto ciò dimostra ancora una volta, nel caso ci fosse bisogno di ulteriori conferme – termina la nota – che tali battaglie spacciate per progressiste non hanno nulla di realmente rivoluzionario, non cambiano di una virgola la condizione degli studenti italiani nella loro essenza di soddisfacimento di vizi individuali degli appartenenti ad alcune precise minoranze. Se i ‘bagni inclusivi’ rappresentano la visione di civiltà per coloro che credono in queste assurdità, noi fieramente ci poniamo in contrasto: la nostra priorità è vedere gli studenti italiani in strutture agibili e confortevoli, istruiti nel modo migliore e più completo possibile e formati per affrontare la vita.”

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