Varna, 28 settembre – Non si fermano le azioni di CasaPound in tutta la provincia, in protesta contro lo SPRAR, il Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati.
Questa mattina le tartarughe frecciate hanno colpito nel comune di Varna, a pochi chilometri da Bressanone, affiggendo uno striscione sul nuovo stabile assegnato gratuitamente ai migranti da Provincia e Comune.
“Sono 10 al momento i richiedenti asilo attesi nei prossimi giorni nel comune di Varna, e se ne aggiungeranno altri nell’arco del prossimo anno, come era stato precisato nel testo della delibera consiliare con la quale abbiamo aderito allo Sprar – comunica il Sindaco Andreas Schatzer – abbiamo a disposizione l’edificio del vecchio asilo del paese -continua il sindaco – dove saranno sistemate queste persone, ma dobbiamo affidarci alle strutture dei privati e al buon cuore dei cittadini affinché mettano a disposizione strutture e locali non utilizzati”.
“Timori, dubbi e paure attanagliano però i residenti che ci hanno contattato – commenta in nota il coordinatore regionale di CasaPound Andrea Bonazza – aderire allo SPRAR significa cedere ad un ricatto della Provincia e delle sinistre alleate agli immigrazionisti dell’Unione Europea“.
“Come il Presidente della Repubblica Mattarella, colpevole di non rispettare la volontà democratica degli italiani – prosegue il consigliere comunale di Cpi Sandro Trigolo – anche il Landeshauptmann dell’SVP, a braccetto con il centrosinistra, continua ad imporre i suoi diktat ai comuni dell’Alto Adige.
Ci auguriamo che alle prossime elezioni gli altoatesini intendano realmente difendere questa terra, mandando a casa una volta per tutte i colpevoli di questa invasione” conclude la nota.