Riva del Garda, 5 febbraio – Un tema sottovalutato dai grandi social media e non solo, è quello degli hater antipopulisti, ma chi sono in realtà costoro?
Essi si dividono in due grandi gruppi: gli antifascisti militanti, che non mancano, oltre che di aggredire sui social media, anche di intimidire chi non la pensa come loro con la violenza, mettendo bombe o imbrattando sedi politiche, e gli insultatori seriali che provano ad aprire anche un dibattito semicolto, non riuscendoci ovviamente essendo la rete scomoda per confronti seri.
Abbiamo visto inoltre, due giorni fa a Trieste, durante l’apertura dell’ennesima sede di CasaPound, il tentativo di aggressione di un gruppo di antifascisti fuoriusciti dal corteo della sinistra, per tentare l’assalto ai militanti della tartaruga frecciata che gli stessi hanno prontamente respinto. Ennesimo episodio questo, che in un paese civile non sarebbe passato sottotraccia a livello mediatico come invece succede ormai troppo spesso in Italia.
Ma non finisce qua; molto spesso vediamo banchetti della Lega divelti dai soliti militanti dei centri sociali, atteggiamenti che portano la gente a simpatizzare sempre più per i partiti che chiedono maggiore sicurezza per il nostro paese.
Questi due gruppi sono accomunati da due fattori: l’odio per Salvini e il sentirsi superiori per aver letto superficialmente due pagine de L’Espresso o la Repubblica, ma mica la Repubblica di Platone…
D’altro canto, come possiamo vedere dalle recenti elezioni, questi hater non fanno che agevolare il lavoro di propaganda del ministro degli interni, poiché si fanno talmente odiare da tutto il popolo dei social, che pur di farlo ritornare con i piedi per terra, gli internauti continueranno a votare Matteo Salvini in maniera plebiscitaria, il vero modo per rispondere a queste persone.
Un altro contributo al leader leghista, come dicevamo viene sicuramente dalla stampa radical chic, che continua a tuonare contro il governo, mostrando la propria anima ultra liberista sempre più lontana dalle radici du sinistra, cosa questa, che difficilmente permetterà al PD di ritornare il vero grande partito della sinistra e che consegnerà il futuro della nazione, anche dovesse cascare il governo, alla Lega con cui bisognerà fare sempre i conti per i prossimi anni, perché anche grazie al contributo degli “hater” il carroccio vanta da solo una percentuale di estimatori nel nostro paese vicino al 40% ormai, soprattutto se Berlusconi dovesse continuare così, ossia sostenere fermamente le posizioni ultra liberali e di austerity dell’UE, e Fratelli d’Italia della Meloni, insieme chissà anche con CasaPound, riusciranno a ricompattare la destra, pescando dai 5 stelle ormai in caduta libera e da chi ha perso ormai totale fiducia nella politica, allora sì che per la sinistra si preannunceranno anni duri dal punto di vista elettorale.
La via è segnata e bisogna solo continuare a farsi odiare e lavorare per gli italiani e per una nazione cge torni veramente sovrana; questo è l’insegnamento dato in questi ultimi anni, da chi continua a bombardare, di insulti e luoghi comuni, il pensiero populista.
Matteo Negri