L’Aquila, 12 febbraio  – Dati importanti giungono dalla regione Abruzzo dopo le ultime elezioni, quello che balza all’occhio da subito è sicuramente il risultato storico della Lega, che ha totalizzato da sola il 27,5%, in netta crescita anche Fratelli d’Italia, quasi 6,5%, mentre i moderati della coalizione in appoggio a Marco Marsilio, ossia UDC e Forza Italia poco più dell’11% insieme.

Guardando al centrosinistra, il risultato, viste le premesse, è tutt’altro che un disastro.
La sinistra unita, tolto il voto degli estremisti, che probabilmente fanno parte del partito più grande di tutti ossia quello degli astenuti, è stato capace di portare a casa il 31,5% dei voti, molti di questi dalla somma delle civiche in appoggio a Legnini.

Il Pd che a malapena raggiunge l’11%, si dimostra un’altra volta il partito che ha spaccato la sinistra italiana, da questo risultato si capisce decisamente che se il PD non si candidasse più, molti elettori ritroverebbero il coraggio di votare una coalizione di centrosinistra, magari che strizzi l’occhio alla sinistra estrema, dando più spazio a liste civiche che abbiano il coraggio di “spostare” il partito dei vari Martina, Renzi, ecc…

Ricapitolando, destra che vola e sinistra che si salva, se fossi la Lega non mi adagerei sugli allori ma guarderei ad altri soggetti identitari, scaricando quei moderati che a livello nazionale strizzano ancora l’occhio al PD, per garantirsi un futuro di governo certo e magari riportando al voto quei milioni di elettori che rimangono ancora delusi o disinteressati dalla politica.

Matteo Negri

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