MamAfrica, arrestato il 72enne fondatore della Onlus. Violenza sessuale e minacce di allontanamento ai danni di un minore in Togo

Riva 9 aprile – Sarebbe di violenza sessuale su minore, l’accusa con la quale ieri la procura di Nola, ha emesso un’ordinanza di custodia ai domiciliari per il fondatore della Onlus MamAfrica.

Secondo l’accusa, il giovane togolese, avrebbe subito, nel periodo tra il 2007 e il 2014, svariate minacce di allontanamento, dal centro gestito proprio da MamAfrica in Togo, se non si fosse concesso al suo fondatore.

Sui social, dopo un post dove si invitava alla pazienza e che la Onlus avrebbe presto risposto alle domande dei follower, la stessa pagina è stata cancellata – coda di paglia? Mancanza di giustificazioni?
Non c’è problema, in aiuto di MamAfrica sono intervenute via social, molte pagine di gruppi antifascisti italiani, sottolineando come fosse il “ministro della malvagità” (parole loro) Matteo Salvini ad aver orchestrato il tutto.

Oltre che poco plausibile questa sorta di complotto ordito dal vicepremier leghista, sempre secondo gli antifascisti, quale risvoltò politico darebbe una cosa del genere? Certamente questa Onlus ha per anni propagandato l’immigrazione incontrollata, lo sappiamo bene anche in Trentino dove più volte hanno organizzato eventi di solidarietà e/o “attacchi” mediatici ai così detti gruppi politici neofascisti, ma sicuramente non è per queste piccolezze che si avrebbe l’interesse nel attaccare questa Onlus, altrimenti sarebbero saltate altre centinaia se non migliaia di Onlus.

È ora che l’antifascismo inizi ad arrendersi alla realtà che i suoi miti, molto spesso, siano dei truffatori egoisti che giocano con la vita degli altri.

Matteo Negri

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