di Andrea Bonazza, 10 maggio 2021
Mentre in televisione, da qualche giorno, i telegiornali ci stanno facendo vedere le immagini dei tumulti parlando di razzi palestinesi contro i soldati israeliani, a Gerusalemme, le pesanti e incontrovertibili prove inviate dagli arabi documentano invece un’altra realtà.
Lungi da me sostenere che sassaiole e razzi non siano mai stati lanciati dalla ribellione palestinese in opposizione degli sfratti a ridosso della Spianata delle Moschee, ma, ancora una volta, i massmedia occidentali stanno diffondendo unicamente la versione della potente propaganda sionista di Israele, censurando come da copione la tragedia che in queste ore sta vivendo la componente araba dello stato. Sia essa musulmana che cristiana.
Nella folta documentazione fotografica e video palestinese, infatti, le crude immagini dipingono tragicamente la verità di una popolazione civile che sta subendo un attacco bellico e sistematico, certamente non paragonabile agli scontri che si sono susseguiti dopo il divieto dello Stato di Israele all’accesso palestinese per la Spianata delle Moschee.
Un attacco sistematico che Israele giustifica come risposta ai razzi di Hamas colpendo obbiettivi terroristici, ma che invece, a questa sera e a differenza dei media che riducono il massacro a 9 morti terroristi, sta causando centinaia e centinaia di feriti e decine di vittime, molte delle quali, come raccontano le orribili immagini che vi sto pubblicando, bambini inermi.
Se dalla parte palestinese del muro si sta consumando una vera e propria strage con missili israeliani lanciati sulla popolazione civile, dall’altra parte, all’ombra delle sinagoghe, protetti dai cecchini sionisti centinaia di ebrei festeggiano alla vista della moschea Al Aqsa in fiamme, esultando ad ogni esplosione nei quartieri palestinesi. Anche in questo caso nessuna emittente sta diffondendo le inequivocabili immagini di giubilo israeliano sulle morti arabe.
A ragione Hamas definisce questi attacchi militari contro Gaza e i quartieri musulmani e cristiani di Sheikh Jarrah a Gerusalemme est, crimini di guerra. Per il momento però, dall’Onu e dalle altre organizzazioni internazionali, non sembra arrivare nessuna condanna ufficiale contro Israele e la sua continua politica di aggressione fondata sull’antico odio razziale e religioso verso gli arabi.
Andrea Bonazza
“Sei Palestinese e lo rimarrai. Palestinesi sono i tuoi occhi, il tuo tatuaggio. Palestinesi sono il tuo nome e i tuoi sogni, i tuoi pensieri e il tuo fazzoletto. Palestinesi sono i tuoi piedi, la tua forma, le tue parole e la tua voce. Palestinese vivi. Palestinese morirai.” (Mahmoud Darwish)