Roma, 28 gennaio  – Il 2019 è appena iniziato e il programma è più impegnativo che mai. Nelle prossime settimane chiuderemo la campagna “Per la salute delle donne: perchè siano davvero informate sulle conseguenze dell’aborto“… Consegneremo la petizione (firmata da decine di migliaia di amici) al Ministero della Salute, pubblicheremo il DVD del documentario “Il Grande Silenzio: quello che ti vogliono nascondere sull’aborto e la salute delle donne”, realizzeremo una grande iniziativa di sensibilizzazione presso il Senato della Repubblica: informeremo ogni senatore della grave minaccia per la salute delle donne rappresentata dall’aborto… Sarà la degna conclusione di una campagna che ha già prodotto conferenze stampa, pubblicazioni, iniziative di sensibilizzazione, interrogazioni parlamentari e che ha riaperto il dibattito in tutta Italia!

Ma questo è solo l’inizio. Nel mese di marzo avrà luogo il Congresso Mondiale delle Famiglie a Verona (29-31 marzo), di cui – come saprete – Pro Vita è co-organizzatore. La portata dell’evento aumenta di giorno in giorno… chissà dove arriveremo! Si preannuncia come il più grande convegno pro famiglia della storia d’Italia (vedi qui il sito ufficiale, dove è  possibile anche iscriversi: http://wcfverona.it ).

Dopo il Congresso avvieremo una campagna contro la “sessualizzazione precoce” dei bambini e della gioventù. Proprio pochi giorni fa abbiamo dovuto purtroppo constatare come sulla Rai potesse andare in onda una lezione ai bambini vertente anche sul tema dell’identità sessuale, tenuta dal noto transessuale “Luxuria” (Pro Vita lo ha affrontato in un pubblico dibattito la sera dopo, del resto).

Questa vicenda è però solo la punta dell’iceberg di un fenomeno molto più vasto e preoccupante che tocca innumerevoli aspetti della nostra società : TV, internet, industria della moda, pubblicità , progetti scolastici, libri, spesso presentano contenuti altamente sessualizzati ad un pubblico sempre più giovane (per non parlare del consumo esponenziale di pornografia nelle stesse fasce d’età)… Le conseguenze possono essere incalcolabili a livello sociale: disturbi del comportamento o dell’identità  sessuale, bassa autostima, violenza interpersonale, maggiore difficoltà  a creare relazioni stabili, sfruttamento dell’immagine e del corpo della donna, ecc. Perciò, dopo il Congresso Mondiale e nel corso del 2019 lanceremo una grande campagna contro la sessualizzazione precoce dei bambini e della gioventù.

Dulcis in fundo… Il mese di maggio è usualmente dedicato in modo speciale alla battaglia per la vita dei bimbi nel grembo. Naturalmente, il nostro impegno in questo senso è  quotidiano, ma in certi periodi decuplichiamo gli sforzi per creare campagne nazionali della massima intensità.

Ricordate l’anno scorso quando tutta l’Italia puntò gli occhi sull’enorme manifesto Pro Vita del “bambino di 11 settimane” a Roma (poi rimosso dal Sindaco Raggi), e sui camion vela in tutte le province italiane? Ebbene, promettiamo che quest’anno la campagna sarà  se possibile ancora più intensa, diffusa e forte. La nostra lotta si dovrà  intensificare finché ci sarà  anche un solo bambino innocente nel grembo materno ucciso con la complicità  dello Stato. È un programma difficile e ambizioso. È tuttavia solo una parte di quello che Pro Vita si impegna a fare. Anzi, é quello che siamo sicuri diventerà   realtà  se i sostenitori di Pro Vita continuano ad aiutarci e se altri si uniscono a noi in questa battaglia! Infatti, nulla sarebbe possibile se persone generose non contribuissero con le loro donazioni a realizzare le campagne di Pro Vita.

Toni Brandi

Presidente Pro Vita Onlus

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